Il Tottenham Hotspur prepara il terreno al dopo Bale. A White Hart Lane tutti sanno che non c’è nessuna possibilità di convincere Gareth Bale a rifiutare il Real Madrid. E nemmeno ci provano, anche se offrono al giocatore ritocchi contrattuali per rendere più verosimile il bluff. Fingere di non vedere e non volere l’affare è stata la chiave che ha permesso agli Spurs di far salire la quotazione del 24enne gallese oltre i 100 milioni (al momento ne chiedono 145 ma si tratta attorno ai 115). Una tattica già adottata con successo nei confronti del Manchester United nel 2008, obbligando Alex Ferguson a pagare circa 38 milioni per Dimitar Berbatov nelle ultime ore prima della chiusura del calciomercato, e con lo stesso Real Madrid un anno fa per Luka Modric (per poco meno di 40 milioni).
Questa abilità nel far fruttare al massimo le cessioni, ha consentito a Daniel Levy di mettere in piedi puntualmente una squadra in grado di competere e divertire, secondo la migliore tradizione degli Spurs, storicamente abituati al bel gioco e ai giocatori tecnici. Lo stesso sta accadendo quest’anno. Certo di vendere al meglio Bale, Levy, pezzo dopo pezzo, sta portando a casa i rinforzi richiesti da Andre Villas Boas per migliorare il quinto posto dell’ultimo campionato. Finora gli Spurs hanno speso 20 milioni per prendere il centrocampista centrale del Corinthians e della nazionale brasiliana Paulinho, altri 10 per l’ala marocchina naturalizzata belga del Twente Chadli e 30 per il bomber del Valencia Roberto Soldado (acquisto più costoso della storia del Tottenham). Sta venendo fuori un’ottima squadra.
L’acquisto di Soldado è un gran colpo. Il 28enne ex centravanti valenciano arriva a White Hart Lane sulla scorta di una stagione eccezionale, che lo ha visto segnare ben 30 reti in 46 partite. Soprattutto garantisce a Villas Boas un centravanti di esperienza a livello internazionale, e di rara qualità, capace di giocare indifferentemente come unica punta o all’interno di un attacco a due o a tre attaccanti. L’indiscussa abilità realizzatrice di Soldado finisce spesso col mascherarne l’ottima tecnica e la grande intelligenza tattica. Giocatore capace di giocare fronte e spalle alla porta, difendere bene la palla, far salire la squadra, dialogare con i compagni: una manna per l’allenatore. E i tifosi. ECL EUROPA
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