Alla fine la Fifa ce l’ha fatta. Non ci saranno più due premi per il miglior calciatore del mondo ma uno solo: il Pallone d’oro Fifa, nato dalla fusione del Pallone d’oro e del Fifa World Player.
Una bella vittoria per il presidente della massima organizzazione calcistica internazionale Joseph Blatter. Tra i suoi successi questo è forse uno dei meno significativi da un punto di vista tecnico (l’allargamento a 32 squadre della Coppa del Mondo e la trasformazione della Coppa Intercontinentale in Mondiale per club lo sono certamente di più) ma decisamente il più utile a ribadire la centralità, se non l’unicità, dell’egida della Fifa su tutto ciò che è calcio al massimo livello nel mondo. Dopo aver fatto proprie tutte le competizioni internazionali per club, unificandone calendari e regole, erano rimasti ben pochi spazi indipendenti. I premi individuali erano tra questi e il Pallone d’oro, inventato nel 1956 da France Football, era il premio individuale per eccellenza. Così importante, affermato e prestigioso da non subire alcuna flessione dalla concorrenza del Fifa World Player, doppione superfluo ma, alla lunga, utile a spingere France Football a cedere l’esclusiva sul proprio premio, accettando la proposta di fusione. Il nuovo premio verrà consegnato a gennaio anziché a dicembre, e questo consentirà di considerare anche il Mondiale per club come parametro di valutazione.
L’altra novità sta nella composizione della giuria che fonde i criteri adottati nei due trofei originari. A scegliere il miglior calciatore dell’anno saranno sia i giornalisti (come accadeva per il Pallone d’oro di France Football) che i tecnici e i giocatori (secondo il regolamento previsto dalla Fifa per il suo World Player). ECL
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