Sognano in pochi, dormono in tanti. Complice un calciomercato immobile, quest’estate la maggior parte di tifosi e giornalisti ha dovuto lavorare di fantasia.
Solo Real Madrid, Manchester City, Bayern Monaco, Juventus, Inter e Barcellona hanno mosso pedine importanti, le altre poco o niente. Un mercato dimesso, in linea con la recessione globale. Così dimesso da chiedere ancora più inventiva di quella che solitamente mettono in campo i cosiddetti “esperti di mercato”, costretti dai direttori a creare una trattativa plausibile da sbattere in prima pagina. Tra giornalisti e redazioni in questi casi è sfida di pura fantasia.
Esempio: salta una panchina? Si guarda subito agli ex giocatori, puntando su quello che può incontrare il favore dei tifosi più che dei dirigenti. Se anche non ci si prende, c’è la possibilità di avviare una campagna che duri qualche giorno, sino alla nomina ufficiale del nuovo tecnico, per poi riprendere a cavalcarla in caso di risultati negativi. E’ quel che si è visto, e si vedrà, per la successione a Claudio Ranieri sulla panchina della Juventus: il duello Ferrara-Conte verrà riproposto ai primi balbettii dei bianconeri. Prassi così consolidata da essere accettata e considerata “corretta”, nonostante la notizia non riveli un fatto accaduto ma (piuttosto) cerchi di determinarlo.
Talvolta però si va oltre. Acclarato che lavorare per accertare l’esistenza o meno di una trattativa non è spesso una perdita di tempo, oltre che inutile, alcuni cercano di elevarsi, parlando di giocatori sconosciuti. Il “mai sentito, quindi dev’essere vero” non vale sempre. E se non cerchi conferme rischi le brutte figure. Come accaduto al Times che in un pezzo del 12 gennaio 2009 ha inserito al trentesimo posto dei 50 giovani più promettenti al mondo il “16enne prodigio moldavo Masal Bugduv”, appena dietro a Fabian Delph (28°) ma davanti a Giovinco (34°) e Ozil (37°). Quel che ne è seguito è ben descritto da Brian Phillips nell’articolo “Fictional Moldovan Soccer Phenom Tells All”, dove si spiega come il vero prodigio moldavo è stato mettere a nudo l’incompetenza e la superficialità di certa stampa “specializzata” britannica. La pronuncia di Masal Bugduv ricorda quella del gaelico M’Asal Beag Dubh, un breve racconto dell’autore irlandese Padraic O Conaire su un commerciante che chiedeva un prezzo esagerato per vendere il suo somaro. Insomma: Bugduv non esiste e la figura dei somari l’hanno fatta il collega del Times e quelli che gli sono andati dietro: Goal.com si è giustificato “per non aver scritto, di averlo visto giocare, a differenza di altri…”. Una volta scoperta la bufala, inventata da un ragazzo irlandese di Galway, il Times ha provveduto a sostituire al numero 30 Bugduv , senza che questi avesse avuto il minimo calo di rendimento (…), col “prolifico centravanti delle giovani dell’Arsenal” Jay Simpson (lui sì, esiste). Contribuendo ulteriormente a minare la credibilità di una classifica fatta di giocatori non visti e pertanto intercambiabili.
Una brutta figura memorabile che ha fatto a aprire gli occhi a tanti, soprattutto a quelli che pur comportandosi come lo scopritore di talenti del Times non sono mai stati colti in fallo e si sono costruiti una reputazione sui tanti Bugduv-Simpson mai visti. Ma dopo qualche settimana tutto è tornato come prima o quasi: trattative inesistenti, sconosciuti spacciati per promesse, e così via non verificando. Il festival dell’approssimazione e di chi è convinto che il caso Bugduv sia l’assicurazione per la vita, come per i disastri, “è successo una volta, non ricapiterà più”. Si può tornare alle vecchie abitudini.
Sbagliato. Come rivelato al mensile Fourfourtwo, Leon Ward, un fan del Middlesbrough, aveva detto alla sua ragazza che il Boro stava per acquistare un nuovo centravanti: Omar Bongo. “Lei mi ha creduto, invece Bongo era il presidente del Gabon e avevo appena sentito la notizia che era morto”. Da qui l’idea di replicare lo scherzo sul web. Viene prima creato e messo in circolazione il profilo di “Rajko Purovic, 16 anni, punta della squadra della serie B serba FK Banat Zrenjanin”; poi la voce, ripresa dall’Evening Gazette e dal Daily Mirror, che il “Middlesbrough è pronto a sborsare due milioni di sterline per l’acquisto del giovanissimo attaccante serbo”. Naturalmente l’affare non va in porto: non c’è verso di convincere Rajko ad uscire dalla rete. ECL