Il Tijuana è la prima semifinalista della Concacaf Champions League 2013-14. I messicani hanno superato 4-2 i Los Angeles Galaxy, che vedono così svanire per l’ennesima volta il sogno di bissare il successo del 2000 nella massima competizione continentale. Semifinalisti un anno fa gli statunitensi si aspettavano molto d più da questa edizione ma il Tijuana si è rivelato squadra ancora fuori portata per gli uomini di Bruce Arena. L’1-0 di una settimana fa era parso un premio fin troppo generoso per i Galaxy, e sono bastati pochi attimi nella gara di ritorno per capire che il miracolo non si sarebbe ripetuto. Già nel primo minuto Jaime Ayoví risponde all’1-0 dell’andata superando Penedo con un tocco in mischia. Al 9′ il 26enne attaccante ecuadoriano firma la doppietta e certifica la crisi dei Galaxy, che dopo 26 minuti si ritrovano sotto di tre gol per merito dell’argentino Dario Benedetto: superato Penedo con una bella conclusione entrato in area. A inizio ripresa un gol di rapina di Robbie Keane rianima la sfida. Ai Galaxy basterebbe una segnatura per passare il turno: Donovan e compagni si gettano all’attacco, ma invece del raddoppio Usa all’82’ arriva il quarto gol messicano con Ruiz. Due minuti e Robbie Keane trova ancora la via della rete per gli ospiti e regala un finale di gara incandescente ma il Tijuana regge e porta a casa una qualificazione meritata. La vittoria sui Galaxy rappresenta anche il successo personale del tecnico Cesar Farias che nella doppia sfida ha praticamente accantonato l’ex Herculez Gomez, relegandolo al ruolo di sostituto nel finale di gara. Trattamento contestato apertamente dal centravanti della nazionale Usa che teneva particolarmente alla sfida coi connazionali e con la sua ex squadra: ben 9 i gol siglati da Gomez alle squadre Usa in Champions. Ma aver espresso giudizi taglienti e franchi (troppo) contro il suo attuale allenatore gli è costato il posto da titolare. Il Tijuana ora aspetta di sapere quale sarà la prossima avversaria tra Cruz Azul e Kansas City. LECHAMPIONS AMERICA
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