

Riti e scaramanzie fanno parte del dna di qualunque tifosi, di qualunque calciatore. Non di Anatoliy Tymoschuk. Il centrocampista-all’occorrenza-difensore ucraino del Bayern Monaco, al momento di entrare in campo per giocare la finale di Champions League contro il Chelsea, ha osato contravvenire alla scaramantica tradizione che impone di non toccare un trofeo prima di averlo conquistato. Tymoschuk sfiora appena il trofeo e solo l’attenzione e la rabbia di alcuni tifosi bavaresi potevano far notare il gesto. Così innocente, così incauto.
La finale di Monaco sta presentando prezzi da pagare per tutti. Per i tifosi del Chelsea, che dopo la gioia per la vittoria devono affrontare la delusione per i balletti sulla riconferma-partenza di Di Matteo e per l’addio di Didier Drogba, che aspetta solo di poter annunciare l’accordo coi cinesi dello Shanghai Shenhua, squadra-barzelletta del campionato cinese, dove ritroverà Nicolas Anelka. Ma il prezzo maggiore lo pagherà probabilmente proprio Tymoschuk perché i tifosi del Bayern hanno chiesto la sua cessione imputando al suo gesto “folle” la causa della sconfitta del Bayern. Tymoschuk, che non ha perso una palla e non ha mai abbandonato la sua posizione nel cuore della difesa bavarese per l’intera gara, è considerato più colpevole di Mario Gomez, Arijen Robben o Daniel Van Buyten: “Abbiamo perso per sfortuna. Abbiamo battuto 20 corner, il Chelsea uno solo e ha segnato. Abbiamo avuto sfortuna anche ai rigori e la colpa di questa sfortuna grazie al filmato sappiamo di chi è. Dev’essere mandato via”. ECL EUROPA
Il video del tocco della Coppa
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