Per la prima volta nella sua storia l’Ulsan si laurea campione d’Asia. Le semifinali avevano mandato in finale due squadre che non avevano mai vinto questo trofeo e tra le due neofite il battesimo del successo è arrivato per l’Ulsan al termine di una finale dominata dai neocampioni d’Asia. I coreani vincono l’AFC Champions League 2012 con pieno merito: si sono confermati squadra più completa, veloce e equilibrata di quella araba, troppo legata a estri e umori del duo d’attacco Simões-Hosni.
Sulla vittoria coreana resta purtroppo l’ombra del vantaggio (regolamentare) di cui ha beneficiato l’Ulsan: per la seconda stagione di fila l’Afc ha confermato la scelta di sorteggiare tra le due finaliste chi avesse il diritto di disputare la finale col vantaggio del fattore campo; e per la seconda stagione di fila il vantaggio è toccato a una squadra sudcoreana. Una stravaganza dettata dall’esigenza di assicurare una degna cornice di pubblico all’evento conclusivo del torneo. Pubblico casalingo certo, ma pur sempre pubblico. Le distanze del continente asiatico non agevolano le trasferte dei tifosi e di questo l’Afc è stata costretta a tener conto.
Due squadre a trazione anteriore, con i padroni di casa che arrivavano alla finale imbattuti nel torneo, con otto successi di fila nelle ultime otto partite (record per la Champions asiatica) e 24 reti in 11 partite. Per i sudcoreani gli unici problemi potevano arrivare duo d’attacco dell’Al Ahli: il brasiliano Victor Simões e Amad Al Hosni. Grazie ai loro gol i vicecampioni del campionato saudita sono arrivati in finale eliminando l’Al Jazira ai supplementari negli ottavi, il Sepahan nei quarti, i connazionali dell’Al Ittihad in semifinale. Comprensibile la scelta del tecnico sudcoreano Kim Ho-Gon di confermare schema e uomini protagonisti di una simile cavalcata trionfale: “La nostra miglior difesa sarà l’attacco, giocheremo come abbiamo sempre fatto”.
E’ stato di parola: l’Ulsan prende subito l’iniziativa e Rafinha al 7′ impegna Al Maiouf per la prima volta con un potente rasoterra centrale dai 20 metri. E proprio il movimento costante del brasiliano e del moto perpetuo Keun Ho (il migliore dei suoi) mette l’ansia addosso ai difensori arabi. Troppo preoccupati di stringere la marcatura sulle due punte, i difensori di Jarolim al 13′, su un calcio piazzato dalla trequarti, si dimenticano incredibilmente di Tae-Hwi Kwak, uno di migliori colpitori di testa dell’Ulsan: sulla punizione di Seung-Yong il capitano coreano ha davanti a sé un corridoio libero che gli consente di saltare a centro area senza ostacoli, e sbucare così alle spalle di due difensori arabi per schiacciare di testa nell’angolo basso alla sinistra di Al Maiouf. Il primo acuto dell’Al Ahli arriva al 31′ su punizione centrale di Victor Simões dalla distanza. E’ poca roba ma prelude al miglior momento degli “ospiti” che nel giro di otto minuti sprecano due ottime opportunità in contropiede proprio con Simões e Al Hosni che pasticciano al momento di concludere. Al 41′ Shin Wook sfiora il 2-0 con una bella rovesciata al volo che finisce sopra la traversa.
Al 60′, su un’azione quasi fotocopia dell’1-0 e sugli sviluppi di un calcio piazzato dalla trequarti, Tae-Hwi Kwak sorprende nuovamente la retroguardia araba ma stavolta la schiacciata di testa del capitano dell’Ulsan va di poco a lato. L’incapacità di difendere con efficacia sulle palle aeree è il limite più evidente dell’Al Ahli. Kim Ho-Gon si conferma buon stratega chiedendo ai suoi centrocampisti di abbandonare le abituali triangolazioni palla a terra e affidarsi al paleozoico palla-lunga-nell’area-avversaria che l’Al Ahli mostra di soffrire. Da lì sono arrivate le migliori occasioni per l’Ulsan e così arriva anche il 2-0 di Rafinha bravo a intervenire di testa sulla sponda aerea di Shin Wook (sull’ennesimo traversone dalla trequarti). Al 76′, con un bel tiro di controbalzo da distanza ravvicinata, il 3-0 di Seung-Yong Kim che un minuto più tardi in contropiede manca di un soffio il poker. Alla fine c’è gloria anche per il portiere di casa Young-Kwang che con una doppia parata nega il gol della bandiera agli arabi. L’Ulsan rappresenterà l’Asia al prossimo Mondiale per club 2012. LECHAMPIONS ASIA
AFC Champions League 2012 – Finale / Ulsan, Munsu Cup Stadium
ULSAN-AL AHLI 3-0 (1-0)
Ulsan: Young-Kwang, Min-Soo Kang, Tae-Hwi Kwak, Yong Lee, Ho Lee (48′ Chang-Hyeon Ko), Vélez, Seung-Yong, Young-Sam (68′ Jae-Sung Lee), Keun Ho, Shin-Wook, Rafinha (88′ Maranhao). Allenatore: Kim Ho-Gon
Al Ahli: Al Maiouf, Al Mor, Waleed Rashid (Jaizawi 71′), Al Sahbi, Al Amer, Taisir Al Jassim (86′ Morales), Palomino, Al Musa (Al Eisa 72′), Al Bassas, Victor Simões, Al Hosni. Allenatore: Karel Jarolím
Arbitro: Benjamin Williams (Australia)
Reti: Tae-Hwi Kwak 13′, Rafinha 68′, Seung-Yong Kim 76′
Ammoniti: Min-Soo Kang; Al Musa
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