Villalpando: papere e follia

Quei momenti di pazzia che possono segnare una carriera. Jorge Villalpando non dimenticherà lo stadio Metropolitano Roberto Meléndez di Barranquilla e la gara di ritorno degli ottavi di finale della Coppa Libertadores 2011. Dopo aver pareggiato in casa 1-1 i Jaguares de Chiapas dovevano vincere o pareggiare con almeno due gol nella trasferta in Colombia. Una partita che il tecnico dei Jaguares Jose Guadalupe Cruz affrontava con l’unica preoccupazione che i suoi attaccanti Jorge Hernandez e Jackson Martinez, solitamente poco prolifici, confermassero la buona condizione mostrata nell’ultimo match di campionato contro il Queretaro. Non poteva certo immaginare che il problema maggiore sarebbe arrivato dal suo portiere, il 26enne Jorge Villalpando, acquistato lo scorso anno dal Puebla. E invece la prima papera arriva al 35’sul punteggio di zero a zero, quando esce a vuoto per poi poi tuffarsi in modo goffo sul tiro centrale di Valencia: due errori, un gol. Ci mette una pezza Martinez, autore di una doppietta contro il Queretaro, che cinque minuti dopo dà l’1-1 ai Jaguares, pareggiando così anche il risultato dell’andata.
Al 51′ padroni di casa nuovamente avanti grazie a Paes che dal dischetto spiazza Villalpando. Al 63′ nuovo pari ospite, ancora con Martinez: Jaguares qualificati. Ma dieci minuti più tardi Villalpando non trattiene un cross di Giovanni Hernandez all’altezza del petto, lasciando scivolare la sfera sui piedi di Bacca che da due metri appoggia in rete. Una sequenza di interventi così maldestri, così plateali da far scoppiare l’ira del tecnico messicano che ordina al portiere di riserva Fabian Villaseñor di prepararsi al cambio, che avviene dopo due minuti. Umiliazione inaccettabile per Villalpando che prima insulta e poi cerca di aggredire il suo allenatore. La partita prosegue nel caos: una rissa, un’espulsione per squadra e il 3-3 firmato all’87’ da Edgar Andrade che regala per la terza volta il pari ai Jaguares. Senza più Villalpando in porta e con soli tre minuti a disposizione il Junior dice addio alla competizione, mentre i Jaguares festeggiano. Troppo tardi: titoli e copertina vanno al suo (ex?) portiere. ECL AMERICA