Per il secondo anno di fila gli Emirati Arabi ospitano il Mondiale per club.  Dall’8 al 18 dicembre Abu Dhabi metterà a confronto le vincitrici delle Champions League delle sei Confederazioni mondiali più i campioni nazionali dell’Al Wahda.

La formula è sempre la stessa: turno preliminare tra la squadra vincitrice del campionato della nazione ospitante e i vincitori della Champions League oceanica; poi due “quarti” di finale, che designeranno le avversarie dei campioni d’Europa e del Sud America, qualificate di diritto in semifinale. Il vantaggio attribuito ai detentori della Uefa Champions League e della Coppa Libertadores è un omaggio al passato: il Mondiale per club infatti è l’erede della vecchia Coppa Intercontinentale, che opponeva con sfide di andata e ritorno, i vincitori della Coppa Campioni europea a quelli della Libertadores sudamericana.

L’Intercontinentale era una competizione affascinante e prestigiosa che però risse, disinteresse, indisponibilità di alcune squadre (Ajax, Bayern, Liverpool, Nottingham Forest), avevano portato – alla fine degli anni Settanta – su un binario morto. Per una volta gli sponsor hanno avuto un’influenza positiva: aver imposto nel 1980 la gara unica nel mese di dicembre, la sede permanente di Tokyo, l’assegnazione di un secondo trofeo (la Toyota Cup), sono modifiche che hanno tolto in parte fascino alla manifestazione ma le hanno regalato la sopravvivenza.

Assieme ai campioni locali dell’Al Wahda, vincitori del campionato degli Emirati Arabi 2009-10, le altre sei protagoniste dell’edizione 2010, in ordine di qualificazione, sono: i messicani del Pachuca, vincitore della Concacaf Champions League; i papuani dell’Hekari United, campioni d’Oceania; l’Inter, campione d’Europa; i brasiliani dell’Internacional, campioni del Sud America; i sudcoreani del Seongnam, campioni d’Asia e i congolesi del Mazembe, campioni d’Africa. LECHAMPIONS

Fifa Club World Cup 2010 – Le 7 squadre

Vincitore Campionato Emirati Arabi Uniti 2009-10
AL WAHDA
Dopo aver vinto il titolo nazionale lo scorso maggio, l’Al Wahda sperava di celebrare il successo in modo ben diverso. Al trionfo sono seguite le dimissioni dell’allenatore austriaco Josef Hickersberger e il passaggio della mezzala brasiliana Pinga all’Al Ahli. L’ex di Torino, Siena e Treviso – assieme ai connazionali Magrao e Baiano – era stato uno degli artefici principali del successo in campionato, che aveva in parte oscurato la pessima figura rimediata nella Champions League asiatica, dove i granata erano stati eliminati nella fase a gironi: cinque sconfitte e un solo successo (contro i futuri finalisti del Zob Ahan). Dopo la vittoria nel torneo nazionale, cinque mesi di confusione: in panchina si sono alternati l’ex nazionale rumeno Laszlo Boloni e il brasiliano Adenor ‘Tite’ Leonardo Bacchi, che a fine ottobre ha “restituito” la guida della squadra a Hickersberger, che a sua volta ha abbandonato l’ìncarico di ct del Bahrein. Si riparte dalla squadra che ha vinto il titolo meno Pinga e con molto nervosismo in più. Le speranze di superare il turno preliminare poggiano sulla vena realizzativa di Fernando Baiano, cui spetterà il compito (non impossibile) di bucare la difesa dell’Hekari.
Giocatore chiave: Fernando Baiano
Chances di vittoria: 3%

Vincitore OFC Champions League 2009-10
HEKARI UNITED
Anche se rischiano di cadere già nei preliminari, i campioni di Papua Nuova Guinea rappresentano la principale novità del torneo. Si credeva che la Champions oceanica fosse un’appendice del campionato neozelandese, e invece i papuani hanno realizzato un’impresa storica, sconfiggendo nella finale della O-League 2009-10 il Waitakere: 3-0 all’andata e 1-2 al ritorno. Prima formazione al di fuori di Australia e Nuova Zelanda capace di conquistare il titolo continentale. Considerata alla stregua di una cenerentola, l’Hekari ha preparato l’appuntamento con Abu Dhabi come un momento storico e non certo con l’animo di chi va in gita premio. In vista del Mondiale per club sono stati rinforzati tutti i reparti. La partenza di due elementi importanti come Alick Maemae e Stanley Waita, è stata compensata dall’arrivo di giocatori d’esperienza come il 28enne portiere Simione Tamanisau, il 34enne difensore Gideon Omokirio, il 31enne centrocampista Andrew Lepani e soprattutto il 28enne Henry Fa’arodo, nazionale e giocatore più rappresentativo delle Isole Salomon. In attacco accanto al confermatissimo bomber Kema Jack, determinante nel trionfo nella O-League, sono arrivati Osea Vakatalesau e il 22enne figiano Alvin Singh, talento di sicuro avvenire. L’obiettivo è superare il preliminare. Il sogno: ripetere il quinto posto ottenuto dall’Auckland City lo scorso anno.
Giocatore chiave: Kema Jack
Chances di vittoria: 2%

Vincitore CONCACAF Champions League 2009-10
PACHUCA
Come da tradizione i campioni di Centro e Nord America sono i primi a qualificarsi per il Mondiale per club. Le aspettative che accompagnano le trasferte asiatiche del Pachuca sono sempre molto elevate: quattro coppe Campioni e una Coppa Sudamericana vinte ne fanno uno dei club messicani con maggior esperienza e prestigio internazionale. Nelle due percedenti apparizioni al Mondiale per club la squadra ha sempre saputo migliorarsi: sconfitti 1-0 nei quarti nel 2007 dai campioni d’Africa dell’Étoile du Sahel; nel 2008 hanno superato gli egiziani dell’Al Ahly 4-2 dopo i tempi supplementari, per poi essere superati 2-0 in semifinale dagli equadoriani della Liga de Quito. Se il trend viene confermato quest’anno dovrebbe arrivare la finale. Traguardo difficile ma non impossibile. Il primo avversario è il Mazembe, squadra potente ma che concede ampi spazi in difesa: dovranno essere bravi a sfruttarli il croato Cvitanich e il colombiano Arizala, diventato titolare solo di recente, grazie alle segnature a raffica delle ultime settimane. Il rendimento del duo d’attacco sarà determinante per il raggiungimento della semifinale con l’Internacional, avversario che il Pachuca può mettere in difficoltà.
Giocatore chiave: Franco Faustino Arizala
Chances di vittoria: 10%

Vincitore CAF Champions League 2010
TP MAZEMBE
Tra le sette squadre presenti lo scorso anno i campioni congolesi sono gli unici ad aver riconquistato il titolo continentale e con esso il diritto a ripresentarsi ad Abu Dhabi. Difficilmente la seconda apparizione consecutiva potrà deludere più della prima, dove i Corvi di Lumbumbashi avevano rimediato due sconfitte. Il bis in Africa è arrivato al termine di una stagione travagliatissima, che ha visto la scomparsa del 28enne ex bianconero Pierre Mukandila Tshitenge, l’esonero del tecnico Diego Garzitto, l’arrivo in panchina del senegalese Lamine Ndiaye, la squalifica di un anno decisa dalla Fifa del capitano Tresor Mputu e di Basisila Lusadisu, dopo gli incidenti dello scorso 23 maggio nella sfida di Coppa Kagame contro l’Apr a Kigali. Essersi confermati campioni continentali al termine di un’annata simile dà la misura del carattere di questa squadra, capace di dare il meglio sotto pressione. Difficilmente però le lacune difensive dei Corvi supereranno indenni l’esame Pachuca o, eventualmente, quello Internacional.
Giocatore chiave: Given Singuluma
Chances di vittoria: 8%

Vincitore AFC Champions League 2010
SEONGNAM ILHWA CHUNMA
Delle quattro formazioni sudcoreane ai nastri di partenza della Champions League asiatica 2010 il Seongnam era quella cui venivano concesse meno speranze. Ma la combinazione di una serie di novità ha fatto il miracolo: nuovo stadio (Tancheon), nuovi colori sociali (si è passati dal blu al rosso per calzonicini e calzettoni) e nuovo allenatore: Shin Tae-Yong, ex bandiera del ‘Gialli’. Il 41enne tecnico dopo il trionfo sugli iraniani del Zob Ahan si è definito “Special one”: “Posso dire di esserlo: con questa squadra ho vinto la Coppa Campioni nel 1995 da giocatore e ora da allenatore, se non è un traguardo speciale questo?”. Ambizione e fiducia in se stesso non difettano certamente a un tecnico capace di motivare la sua squadra contro avversari ben più quotati; aiutato in questo dal carisma del capitano Sasa Ognenovski. Il 31enne difensore centrale australiano, è stato acquistato un anno fa proprio su richiesta di Shin, che lo conosceva in virtù dei suoi trascorsi nel campionato australiano alla guida del Queensland Roar. Il sorteggio ha messo il Seongnam di fronte ai vincitori del turno preliminare: i vincitori in semifinale affronteranno l’Inter. Presumibile capolinea di una stagione, comunque, indimenticabile.
Giocatore chiave: Sasa Ognenovski
Chances di vittoria: 7%

Vincitore UEFA Champions League 2009-10
INTER
I campioni d’Europa partono, sempre o quasi, con i favori del pronostico. E i nerazzurri, sino a qualche settimana fa, non facevano eccezione. Ma l’impressionante catena di infortuni che ha colpito l’Inter e le sconfitte rimediate in Champions League e soprattutto in campionato hanno ridimensionato le quote e trasformato il Mondiale per club in un appuntamento aperto, nonostante il recente miglioramento dei risultati dei campioni d’Italia. E così un trofeo dato per scontato, che doveva aggiungersi alle due Intercontinentali già in bacheca, diventa un banco di prova decisivo per il tecnico Rafa Benitez. L’esperienza Intercontinentale è una novità per la maggior parte dei nerazzurri. Solo in quattro hanno già preso parte a questa competizione: l’allenatore spagnolo, che nel 2005 alla guida del Liverpool aveva perso la finale di Tokyo contro i brasiliani del San Paolo; Thiago Motta e Samuel Eto’o, con la maglia del Barcellona, sconfitti nella finale 2006 dall’Internacional (occasione per una rivincita?); e Estaban Cambiasso, vincitore nel 2002 con la maglia del Real Madrid. Nonostante le traversie che ne hanno complicato il cammino in questa prima parte della stagione, i nerazzurri rimangono i chiari favoriti per la conquista del trofeo.
Giocatore chiave: Samuel Eto’o
Chances di vittoria: 40%

Vincitore CONMEBOL Coppa Libertadores 2010
INTERNACIONAL
L’Internacional è l’ultima squadra sudamericana ad aver vinto il Mondiale per club. Dopo il successo nel 2006 sul Barca di Ronaldinho (e di Eto’o e Thiago Motta), sono infatti arrivate tre vittorie europee con Milan, Manchester United e col Barcellona di Leo Messi. La squadra di Celso Roth sta preparando l’avvenura mondiale al meglio e con l’intenzione di modificare il proprio piano tattico in funzione dell’Inter, considerata ovviamente la rivale più pericolosa. L’idea di Roth è di utilizzare il 4-4-2 con una linea di centrocampo che dovrebbe comprendere, da destra a sinistra: Matias, Guinazu, Tinga e l’argentino Andres D’Alessandro, alle spalle di Sobis e Alecsandro. Come spesso gli capita, dovrebbe partire dalla panchina Giuliano, premiato come miglior giocatore della Libertadores 2010. Il suo utilizzo ricorda quello di Montella da parte di Fabio Capello. E anche la capacità di segnare gol decisivi accomuna il centrocampista brasiliano all’ex bomber di Roma e Sampdoria. Il “nuovo” Internacional, disegnato da Roth per Abu Dhabi, dovrebbe essere – nelle intenzioni – una squadra più compatta, in grado di pressare alto e fare possesso di palla nella metà campo avversaria. Scelta sorprendente perché regalerebbe ai nerazzurri la loro arma preferita: il contropiede.
Giocatore chiave: Giuliano
Chances di vittoria: 30%

Gianni Serra
gs@lechampions.it

 

FIFA CLUB WORLD CUP 2010 – Programma

Turno preliminare
8 dicembre 2010
Gara 1: Al Wahda-Hekari United
Quarti di finale
10 dicembre 2010
Gara 2: TP Mazembe-Pachuca
11 dicembre 2010
Gara 3: Vincitrice gara 1-Seongnam
Semifinali
14 dicembre 2010
Gara 4: Vincitrice gara 2-Internacional
15 dicembre 2010
Gara 5: Vincitrice gara 3-Inter
Finale 5° posto
15 dicembre 2010
Finale 3° posto
18 dicembre 2010
Finale
18 dicembre 2010

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