Il Team Wellington festeggia lo storico successo sull'Auckland

Si ferma a sette la sequenza di Champions consecutive vinte dall’Auckland City. L’eliminazione dei campioni uscenti nella semifinale dell’OFC Champions League 2018 ha l’impatto di un terremoto nel panorama calcisatico oceanico e non solo. Presenza fissa al Mondiale per club, dove hanno raggiunto un terzo posto nel 2014, i neozelandesi avevano ridotto la Champions oceanica alla stregua di un trofeo nazionale e la loro presenza alla Fifa Club World Cup era scontata quanto quella dei campioni del paese ospitante. Un dominio netto e quasi mai insidiato: solo i papuani dell’Hekari United nel 2010 hanno saputo spezzare il monopolio neozelandese. Che permane: l’impresa di eliminare Auckland porta la firma dei connazionali del Team Wellington, sconfitti dai rivali nelle ultime tre finali del torneo.
Dopo lo 0-0 dell’andata la qualificazione alla finale era aperta per le due rivali, ma visti i precedenti c’erano pochi dubbi su chi avrebbe tagliato il traguardo per primo. Anche perché non si vedeva chi potesse violare la porta di Zubikarai imbattuto da 1380 minuti prima di questa partita. E invece il Team Wellington straccia il copione, riscrive la storia, con un 2-2 che fa il giro del mondo.
Il risultato si sblocca al 37′ con un colpo di testa di Molloy, che mette fine all’imbattibilità di Zubikarai e dà coraggio al Team Wellington, che al 41′ raddoppia grazie a un rigore trasformato da Kilkolly. Due a zero all’intervallo e il materializzarsi dell’impresa storica è sensazione che accomuna tutti i presenti. Nella ripresa Auckland attacca ma stenta a trovare la via della rete sino al 77′, quando Emiliando Tade dimezza lo svantaggio su punizione, grazie a una deviazione decisiva. L’1-2 dà il via libera all’assalto finale che produce il 2-2 al 96′, con l’autorete di Hilliar. E poco ci manca che nei restanti minuti del mega-recupero arrivi anche il 3-2. Il triplice fischio salva Wellington dall’ennesima delusione e condanna Auckland alla prima eliminazione dopo sette successi di fila.

In finale il Team Wellington se la vedrà con i figiani del Lautoka, vincitori in trasferta 1-0 sul Marist. Dopo l’1-1 dell’andata tra le mura amiche, il pronostico vedeva favorito il Marist, deciso a far valere il fattore-campo nel piccolo ma bollente catino del Lawson Tama stadium, dove i 12mila tifosi locali rappresentano una delle tifoserie più rumorose del continente. Sospinto dai propri tifosi, il Marist sfiora il vantaggio con Iani, Kaua e Iniga, ma viene punito da Naidu, abile ad approfittare di una dormita della difesa locale. L’ottimo secondo tempo del Lautoka legittima il vantaggio e la qualificazione alla prima finale di Champions della storia del club figiano. Finale di andata il 12 maggio a Wellington, gara di ritorno una settimana dopo al Churchill Park di Lautoka. LECHAMPIONS OCEANIA

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