Lo stiramento che impedirà a Mario Goetze di giocare a Wembley, priva la finale dell’Uefa Champions League 2013 del giocatore di maggior talento e cancella dalla sfida dell’incognita più grossa: come avrebbe reagito il 20enne fantasista del Borussia contro la sua prossima squadra? Il Bayern aveva annunciato l’acquisto di Goetze per 37 milioni di euro poche ore dopo il successo del Borussia nei quarti di finale col Malaga. La scelta di anticipare la notizia aveva il preciso obiettivo di rovinare la festa e togliere carica all’entusiasta armata giallonera. Un annuncio che sembrava un doppio colpo da ko per Jurgen Klopp: la consapevolezza di aver perso un pezzo da novanta e di aver rafforzato per la prossima stagione la rivale numero uno in campionato e in coppa. Asfaltate in semifinale Real Madrid e Barcellona, Borussia Dortmund e Bayern Monaco ripropongono sul palcoscenico europeo lo scontro al vertice del calcio tedesco degli ultmi anni.
L’assenza di Goetze, che dovrebbe essere rimpiazzato da Grosskreutz (bel giocatore ma non fenomenale come il titolare), è un’ulteriore sfida per il tecnico Klopp, che proverà a confermare il suo record favorevole nei confronti del Bayern.
CONFRONTI STAGIONALI. Dall’arrivo dell’ex tecnico del Mainz sulla panchina del Borussia Dortmund nell’estate 2008, i gialloneri hanno affrontato i bavaresi 14 volte: 6 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte. Da quando nel 2011 Jupp Heynckes è tornato per la terza volta a guidare il Bayern le due squadre si sono affrontate sette volte: due vittorie a testa e tre pareggi, ma in questa stagione in Bayern coi rivali non ha mai perso (le unche sconfitte sono arrivate dal Bayer Leverkusen in campionato e dall’Arsenal in Champions).
RECORD. Il Bayern che lo scorso anno ha fatto incetta di secondi posti in campionato e in Champions, nel 2013 rischia di realizzare una storica tripletta. Dopo aver stravinto la Bundesliga con 25 punti sul Borussia, secondo e stabilito una serie di record: miglior difesa con 18 gol subiti; maggior numero di punti: 91; maggior numero di vittorie: 29; miglior differenza reti: +80. Questa corazzata scenderà in campo sabato prossimo a Wembley per la finale di Champions e una settimana a Berlino per giocarsi con lo Stoccarda la Coppa di Germania, dopo aver eliminato nei quarti il Borussia Dortmund (1-0 firmato da Robben). Il 7-0 complessivo rifilato al Barcellona ha confermato a livello europeo quel che si era visto in casa: Heynckes ha saputo mettere in piedi una squadra formidabile, apparentemente senza punti deboli.
SCIENZA HEYNCKES. Il Bayern al momento è la squadra più forte al mondo. Heynckes si è dimostrato un maestro nel gestire una rosa di primedonne, imponendo un’etica del lavoro e forgiando uno spirito di squadra impensabile sino a un anno e mezzo fa. Il 68enne ex tecnico di Real Madrid e Borussia Moenchengladbach ha saputo ribaltare il rapporto di forza che mette le stelle in grado di determinare o meno la conferma di un allenatore – ne sono stati vittime di recente Zeman alla Roma, Mourinho al Real e lo stesso Van Gaal al Bayern due stagioni fa. Heynckes, grazie al carisma e al rigore che tutti gli riconoscono, ha messo i giocatori nella scomoda posizione di apparire guastafeste o infantili in caso di lamentele per lo scarso utilizzo, e questo ha praticamente azzerato le proteste (non si va al di là del broncio); e così può permettersi di tenere in panchina un centravanti come Mario Gomez e non assicurare posti da titolare a gente come Arijen Robben o Thomas Muller. Con lo spogliatoio saldamente in pugno, Heynckes ha potuto disegnare la squadra come meglio credeva e gestire la rotazione dei giocatori nel modo più razionale (questo spiega perché il Bayern è arrivato in fondo a tutte le competizioni a cui ha preso parte). Dopo aver sistemato la difesa appena arrivato nel 2011, pretendendo l’acquisto di un ottimo portiere come Neuer, ha migliorato il reparto l’estate scorsa con l’innesto di Dante (che ha assicurato quella tecnica necessaria per gestire la palla con tranquillità anche in difesa e far partire la manovra in modo meno scontato). La retroguardia è il reparto che più ha beneficiato dell’arrivo in panchina di Heynckes. A centrocampo la coppia formata da Javi Martinez e Bastian Schweinsteiger è un muro pressoché invalicabile: lo spagnolo con 39 palle recuperate ha il primato degli “intercetti” in questa edizione della Champions League, così come nei contrasti il compagno di reparto ne ha appena uno in meno del capofila Vidal (44), ma quel 43 è numero che verrà incrementato in finale. Con una diga del genere in mezzo e un reparto offensivo formato da Mandzukic, Robben, Muller e Ribery (un soldatino diligente con Heynckes), il Bayern potrebbe dormire sonni più che tranquilli contro qualunque avversario. Tranne il Dortmund.
FILOSOFIA KLOPP. Se c’è una squadra che può affrontare i bavaresi senza timori reverenziali, al contrario con la consapevolezza di poterli superare in gara secca (perché già accaduto in varie occasioni), è proprio il Borussia di Jurgen Klopp. Un allenatore che può essere considerato il migliore dell’ultima generazione assieme a Pep Guardiola (col quale si confronterà direttamente in campionato la prossima stagione). Il Borussia di Klopp è stata la squadra più spettacolare della Champions 2012-13: i gialloneri, lo abbiamo scritto più volte, hanno un calcio spumeggiante che sorprende e diverte più della monocorde perfezione del Barcellona. “Molte persone sostengono che il calcio del Barcellona sia bello: tutti avanti, tutti indietro e poi quando Messi prende palla arriva il gol. Per me non è bello. Se parliamo di bellezza, fascino e attrazione, per piacere a me deve esserci qualche difetto, essere un po’ ruvido, niente di patinato o perfetto. Ecco, così è il nostro gioco”.
Jurgen Klopp è certamente un grande allenatore. Uno che non si nasconde, affascinante e coraggioso. E il gioco del Borussia lo rispecchia parecchio: anche il metronomo Gundogan, che dovrebbe proteggere la difesa, non disdegna incursioni in avanti. Ha perso nel giro di un anno e mezzo giocatori come Barrios, Sahin (poi rientrato), Kagawa e la squadra ha continuato a crescere come se i partenti fossero rincalzi e non giocatori chiave. Saprà rimediare anche alla partenza di Goetze (e a quella quasi certa di Lewandowski).
PAURA E AMBIZIONE. A Rummenigge che si dice “certo del successo del Bayern a Londra” e a Heynckes che sottolinea che “questo Bayern è la squadra più forte, determinata, disciplinata mai allenata”, Klopp risponde: “Se dovessimo passare in vantaggio penseranno “Oh no, anche questa volta…”. Risposta astuta, che riporta a galla le antiche paure dei bavaresi, che hanno una consolidata tradizione di finali di Coppa Campioni perse. Ben 5 su 9, di cui due nelle ultime tre stagioni. Finali il più delle volte perdute da favoriti e negli ultimi minuti di gara. E’ accaduto negli ultimi dieci minuti della finale del Prater di Vienna del 1987 col Porto di Madjer e Juary; nella finale di Barcellona del 1999 con Sheringham e Solskjaer che dopo il 90′ siglano due reti nei tre minuti di recupero ribaltando il risultato a favore del Manchester United; lo scorso anno nella finale “casalinga” col Chelsea, perduta dopo aver dominato, sbloccato il risultato a sette minuti dalla fine e essersi fatti raggiungere sul pari all’89’, aver sbagliato un rigore ai supplementari con Robben e essersi fatti poi superare nei tiri dal dischetto. Per i tifosi bavaresi questa è la finale della rivincita sulla sfortuna. Per il Borussia l’eventuale successo rappresenterebbe il coronamento di un percorso di rinascita: dalla bancarotta sfiorata nel 2005 con un passivo di 120 milioni di euro, si è passati, grazie all’arrivo di Klopp, a scalare posizioni in Germania e in Europa sino ad arrivare a Wembley, ormai, a un passo dall’apice. ECL EUROPA
Storia
Il Borussia Dortmund ha vinto la Champions nell’unica finale finora disputata, al contrario del Bayern che in nove finali ha ottenuto 4 successi (di cui tre consecutivi) e ben 5 sconfitte.
Record nelle competizioni internazionali
Borussia Dortmund UEFA Champions League 1 vittoria (1997) Coppa delle Coppe 1 vittoria (1966) Coppa UEFA 2 finali perse (1993, 2002) Supercoppa Europea 1 finale persa (1997) Coppa Intercontinentale 1 vittoria (1997) |
Bayern Monaco Coppa Campioni/ UEFA Champions League 4 vittorie (1974, 1975, 1976, 2001) 5 finali perse (1982, 1987, 1999, 2010, 2012) Coppa delle Coppe 1 vittoria (1967) Coppa UEFA 1 vittoria (1996) Supercoppa Europea 3 finali perse (1975, 1976, 2001) Coppa Intercontinentale 2 vittorie (1976, 2001) |
Derby tedesco in finale
- Nella storia della Champions League la sfida di Wembley tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund sarà appena la quarta tra connazionali: la prima fu nel 2000 tra Real Madrid e Valencia, seguita da Milan-Juventus nel 2003 e Manchester United-Chelsea nel 2008.
- Nella storia delle coppe europee Italia e Spagna hanno il record delle finali giocate tra squadre della stessa nazione con 7 derby a testa. Solo uno invece il precedente di finale tra due tedesche: la Coppa Uefa 1979-80, vinta dall’Eintracht Francoforte sul Borussia Moenchengladbach, guidato in panchina dal giovanissimo allenatore Jupp Heynckes, che aveva concluso la carriera da calciatore appena due anni prima.
Numeri
- 0 i successi del Borussia Dortmund nei confronti del Bayern nelle quattro sfide della stagione 2012-13.
- 1 pareggio (col Borussia Dortmund) e 15 vittorie per il Bayern nelle ultime 16 partite disputate prima della finale di Wembley.
- 2 sconfitte, 2 pareggi per il Borussia Dortmund nelle ultime 4 partite disputate prima della finale di Wembley.
- 3 volte Jupp Heynckes ha partecipato da tecnico alla Champions League ed è sempre arrivato in finale: nel 1998 ha vinto alla guida del Real Madrid; lo scorso anno ha perduto contro il Chelsea.
- 4 sono le squadre che prima del Bayern (11 reti fatte, nessuna subita in quattro partite) avevano superato quarti e semifinali di Champions senza subire gol.
- 6 sono le squadre che nella storia del calcio europeo hanno vinto nella stessa stagione Champions o Coppa Campioni, titolo e coppa nazionale: Ajax (1971-72), PSV Eindhoven (1987-88), Manchester United (1998-99), Barcellona (2008-09), Inter (2009-10), ma la più vincente di tutte è stata la prima a realizzarlo: il Celtic Glasgow che nella stagione 1966-67 realizzò un poker vincendo Coppa di Scozia, campionato, Coppa di Lega, Coppa Campioni. Il Bayern è in corsa per diventare la settima squadra a realizzare questa impresa, mai riuscita ad altre formazioni tedesche.
- 8 le reti nel torneo di Thomas Muller, miglior realizzatore del Bayern.
- 10 i gol segnati da Robert Lewandowski in questa edizione della Champions League (Cristiano Ronaldo con 12 gol è il capocannoniere del torneo).
- 15 minuti finali si confermano il tallone d’Achille del Bayern, che anche in questa stagione in Champions ha subìto nel quarto d’ora conclusivo 6 reti sulle 10 del passivo totale.
Confronti diretti
- 5-2 a favore del Borussia Dortmund è il risultato dell’ultima partita giocata in campo neutro tra le due squadre (12.5.2012 – finale di Coppa di Germania 2012).
- 1-0 a favore del Bayern Monaco è il risultato dell’ultima vittoria di una delle due squadre in gare a eliminazione diretta (27.2.2013 – quarti di finale Coppa di Germania 2013)
- 2-1 a favore del Bayern Monaco è il risultato dell’ultima vittoria di una delle due squadre in una finale (12.8.2012 – Supercoppa di Germania 2012)
- 1-1 il risultato delle due sfide del campionato 2012-13.
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