E ora i playoff ma non per Celtic e Porto, eliminate in casa propria da Cluj e Krasnodar. Uscite clamorose quelle di scozzesi e portoghesi, ambedue ex campioni d’Europa, non solo per la differenza di blasone con le rivali ma anche alla luce dei risultati favorevoli ottenuti in trasferta nelle gare di andata. Quelle che sembravano qualificazioni già in cassaforte si sono tramutate in disastri che mettono già un grosso carico di pressione sulle spalle dei tecnici dei due club Neil Lennon e Sergio Conceicao.
Dopo l’1-1 ottenuto in Romania, al Celtic per passare il turno bastava uno zero a zero tra le mura amiche di Hampden Park. Obiettivo più che alla portata per i campioni di Scozia, che invece si complicano la serata, la raddrizzano e poi la trasformano in una disfatta che allunga la serie delle delusioni europee per i biancoverdi, schiacciasassi seriali in patria, regolarmente asfaltati fuori. La disfatta del Celtic resterà negli annali del Cluj: il 4-3 ottenuto a Glasgow è uno di quei risultati che fanno la storia di un club. Dopo aver sbloccato il risultato con Deac, i rumeni si vedono ribaltare il risultato per merito di Forrest e Edouard, che riportano i padroni di casa sul 2-1 e in linea con l’obiettivo qualificazione. Al 74′ Billel Omrani firma dal dischetto il 2-2 e riporta ai playoff il Cluj. Ma due minuti più tardi Ryan Christie firma il 3-2 per il Celtic, che sembra mettere fine alle paure scozzesi. All’80’ arriva invece il 3-3 rumeno per merito di Omrani (doppietta) e, addirittura, al settimo minuto di recupero il 4-3 ospite con Tucudean. Per il Cluj in arrivo lo Slavia Praga, mentre per il Celtic il cammino prosegue in Europa League.
Ancora più imprevedibile, se possibile, il ko interno del Porto. Dopo aver vinto in Russia 1-0 i Dragoes vengono annichiliti dall’avvio sprint del Krasnodar, che al 34′ si trova già sul 3-0 grazie a Vilenha (3′) e Suleymanov (12′ e 34′). Nel secondo tempo l’ex laziale Conceicao stimola la reazione dei suoi che trovano il gol con Ze Luis al 57′ e Fernando Diaz al 77′. Nel quarto d’ora finale il Porto manca il tre pari che avrebbe garantito il passaggio del turno e lascia al Krasnodar il playoff con l’Olympiakos (2-0 sull’Istanbul Basaksehir di Robinho, con reti di Semedo e Valbuena).
Altra rimonta è quella firmata a Baku dall’Apoel, che ribalta l’1-2 di una settimana fa, superando il Qarabag 2-0 grazie a De Vincenti e Matic. I ciprioti se la vedranno con l’Ajax, che con qualche patema supera 3-2 il Paok Salonicco alla Johan Cruyff Arena.
Finisce 3-3 a Kiev tra Dinamo e Club Bruges, coi belgi che si qualificano per la sfida con gli austriaci del Lask, vincitori 3-1 in casa del Basilea. Alla Stella Rossa Belgrado servono addirittura i calci di rigore per espugnare Copenhagen, dopo l’1-1 con cui era stato pareggiato il risultato dell’andata. Prossimi avversari gli svizzeri dello Young Boys.
Tutto facile per Rosenborg (che sul Maribor bissa il 3-1 dell’andata) e Dinamo Zagabria (4-0 in Ungheria su quel che resta del Ferencvaros – quanto sono lontani i tempi di Florian Albert), che si affronteranno nei playoffs. LECHAMPIONS EUROPA