Dario Gradi è un’istituzione del calcio britannico. E’ lui che ha scoperto e svezzato i Rob Jones, i David Platt, i Neil Lennon; è lui che in 24 anni di panchina ha reso, con la sua sola presenza, il Crewe Alexandra un modello di stabilità e organizzazione cui tutte le società più piccole hanno cercato di isprarsi.

Dario GradiAlmeno a parole, perché in nessun caso un manager è rimasto alla guida della prima squadra quanto Gradi. Un primato che nel 2004 gli è valso l’introduzione nella Hall of Fame calcistica inglese.
Quando lo scorso anno aveva affidato la guida della prima squadra a Steve Holland era stato un evento che aveva superato i confini nazionali. Sostituire uno che è sceso in campo alla guida di una squadra in oltre 1200 partite sarebbe un’impresa improba per chiunque, e lo è stata anche per Holland nonostante l’aiuto e l’appoggio di Gradi, ormai passato nella dirigenza. 
Dopo un salvataggio all’ultima giornata dello scorso campionato di League One (serie C), per il Crewe si sperava le cose andassero meglio col mezzo milione di sterline speso in estate per rinforzare la squadra. Le cose non sono andate così e Holland è costretto a lasciare dopo “appena” 62 gare, in cui ha subito 29 sconfitte. Adesso l’obiettivo è rimpiazzarlo con Nigel Clough, ex attaccante di Nottingham Forest e Liverpool, ma più conosciuto come “il figlio di Brian”. In attesa che la trattativa venga perfezionata in panchina ritorna il buon Dario. ECL