Il derby di Soweto
Il derby di Soweto
Derby di Soweto: calcio d'inizio

Di solito le rivalità cittadine si accompagnano a una lunga tradizione. Non è il caso del derby di Soweto, disputato per la prima volta il 24 gennaio 1970. Neanche mezzo secolo di storia può essere in certi casi sufficiente a consolidare una rivalità accesa, nata come in quasi tutti i derby da un tradimento: chi faceva parte di una società ne esce per formarne un’altra. E’ il caso dei derby di Milano e Liverpool e tanti altri. Quello di Soweto segue questo solco ma con una differenza: il fuoriuscito non è un dirigente ma un calciatore.
Gli Orlando Pirates, fondati nel 1937, per decenni hanno rappresentato l’unico club di Soweto. Negli anni Sessanta potevano vantare la stella di Kaizer Motaung: l’attaccante dei Pirates nel 1968 accetta il contratto da professionista offerto degli Atlanta Chiefs, diventando così uno dei primi campioni stranieri ad approdare nella Nasl nordamericana. Nel ritornare a casa, durante la pausa del campionato Usa, Motaung propone alcuni progetti alla dirigenza dei Pirates che oppongono resistenze inattese. Da qui l’idea del giocatore di formare in patria una propria squadra: gli Undici di Kaizer diventano presto i Kaizer Chiefs. Mentre la carriera americana di Motaung prosegue senza particolari sussulti, in Sud Africa l’interesse per i Chiefs, assieme alla loro competitività, cresce così rapidamente da trasformare la sfida con i Pirates nel match dell’anno. Stadi stracolmi diventano la cornice abituale di un confronto di grande impatto anche cromatico: neri contro gialli, in campo e nelle tribune. Dagli anni Settanta in Sud Africa è cambiato quasi tutto: basterebbe l’abolizione dell’apartheid da sola a giustificare questa affermazione. Resta immutato il duello che contrappone Pirates e Chiefs per la supremazia cittadina e nazionale. ECL AFRICA

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