Ora o mai più. Per le piccole d’Europa settembre è il mese in cui possono sorprendere le grandi favorite e definire il proprio destino nella manifestazione. 
Se la gara d’esordio è importante per le big, per le piccole è decisiva. I ciprioti dell’Apoel lo sanno bene e si giocheranno tutte le loro carte al Vicente Calderon contro i padroni di casa dell’Atletico Madrid, favoriti ma in grande difficoltà in campionato in questo avvio di stagione. Come ammesso dall’allenatore Abel Resino: “Abbiamo necessità di vincere per recuperare un po’ di fiducia. Lo dico anche ai tifosi: credete nel nostro lavoro, credete nella squadra. Lotteremo sempre e faremo il massimo per superare il turno”. Nessun riferimento all’Apoel, Resino sa che se i suoi giocano al loro meglio, per i ciprioti non dovrebbero esserci speranze. Ma gli ospiti hanno dimostrato già nei turni precedenti, eliminando Partizan Belgrado e Copenhagen, di essere una squadra quadrata, ordinata e di carattere. Per l’Apoel si tratta della settima sfida contro una squadra spagnola: quattro sconfitte e due pari i precedenti. Il Manchester United finalista delle ultime due edizioni apre in Turchia contro il Besiktas, reduce da una netta sconfitta in campionato per 3-0 contro il Galatasaray allenato da Frank Rijkaard. La squadra di Ferguson in campionato ha dimostrato di aver già metabolizzato la partenza di Cristiano Ronaldo: il 3-1 in campionato contro il Tottenham, ha visto una punizione gioiello di Ryan Giggs, il primo gol inglese di Anderson e l’ennesimo supergol di Wayne Rooney. Il tutto nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Paul scholes. I red devils hanno esperienza e carisma sufficienti per non incorrere in sgradite sorprese anche se il tecnico turco Mustafa Denizli ha già fatto i suoi calcoli e guarda con fiducia al superamento del turno: “Con sette-otto punti si guadagnano gli ottavi, perciò ogni turno casalingo va sfruttato al massimo. Dobbiamo cercare di fare i tre punti ogni volta che giochiamo in casa, a partire da oggi”. Prima europea per Carlo Ancelotti alla guida del Chelsea. L’ex tecnico rossonero guida la Premiership a punteggio pieno ma la ragione della sua assunzione sta proprio nella grande esperienza in Champions League, il trofeo che Abramovich desidera più di ogni altro, l’unico che ancora manca alla sua recente ma nutrita collezione. I blues sotto la guida di Mourinho, Grant e Hiddink sono sempre stati capaci di raggiungere le semifinali e in un’occasione di perdere la finale dopo avere avuto un matchpoint sui piedi del proprio capitano. La vittoria è il passo successivo naturale ma anche il più difficile. Ma non sarà certo il Porto lo scoglio capace di affondare la corazzata di Ancelotti. Per i blues la prima fase dovrebbe riservare le soddisfazioni già vissute in campionato. Chiudere il girone a punteggio pieno è un traguardo alla portata. Con Juventus e Bordeaux impegnate nello scontro diretto, il Bayern Monaco ha l’obbligo di vincere in Israele contro il Maccabi per prendere la testa del gruppo A. Dopo un avvio di stagione molto travagliato la squadra di Van Gaal ha fornito una dimostrazione di forza incredibile nell’ultimo turno di Bundesliga, schiantando in rimonta il Borussia 5-1 a Dortmund, con almeno 60 minuti di grande calcio. Un successo che ha azzerato i dubbi sulle operazioni di mercato (“Un errore mandare via Lucio” era stata l’ammissione di Beckenbauer), le scelte del tecnico olandese e riportato in copertina Ribery, autore di uno splendido gol su punizione e di un sorprendente quanto appassionato abbraccio all’allenatore che aveva messo il suo veto sulla cessione del francese al Real Madrid: “Ho scelto il rombo a centrocampo solo per lui, quindi non va da nessuna parte”. Il sorteggio ha riservato un esordio morbido per i galacticos che al Letzigrund di Zurigo troveranno l’ambiente ideale per una formazione fatta apposta per stupire e maramaldeggiare su avversari leggeri. Pellegrini è nella condizione privilegiata di utilizzare l’esordio in Europa per dare minuti alle seconde schiere. Anche se il cileno non le considera tali: “I giocatori della mia rosa sono dei campioni, non ci sono titolari e riserve. C’è solo la necessità di fare una rotazione, per dare sempre il massimo in tutte le competizioni sino alla fine della stagione”. Non bastasse il presente anche la storia dà fiducia al Real, che aveva superato lo Zurigo nelle semifinali di Coppa Campioni 1963-64 vincendo 6-0 al Bernabeu e 2-1 in Svizzera. Il gruppo C si completa con la sfida al Velodrome di Marsiglia tra OM e Milan in una riedizione delle sfide epiche che nei primi anni Novanta opponevano Chris Waddle a Paolo Maldini. I campioni di Germania del Wolfsburg provano a rilanciarsi contro il Cska Mosca del neo alleantore Juande Ramos, arrivato la settimana scorsa a sostituire l’esonerato Zico. Il Wolfsburg è partito malissimo in Bundesliga e l’allenatore Armin Veh, subentrato a Magath (passato allo Schalke), è già nel mirino della critica, anche per l’utilizzo a singhiozzo di Dzeko: “E’ un giocatore importante che può partire titolare in ogni occasione ma ci sono anche altri suoi compagni nella stessa situazione. Chiunque vada in campo sono certo che esordiremo con una vittoria”. Il palcoscenico europeo dovrebbe garantire quelle motivazioni che non sembrano abbondare in campionato. Lo spogliatoio russo è, se possibile, ancora più tormentato e il contratto firmato da Ramos scade a dicembre. Il prolungamento dipende dal passaggio del turno in Champions League. Il torneo è appena agli inizi ma per Wolfsburg e Cska (che stasera non avrà il cileno ex Liverpool Mark Gonzales) c’è già aria di ultima spiaggia.

ECL Champions League 2009-10 – Fase a gironi / Programma del 15.09.2009

Atletico Madrid-APOEL
Besiktas-Manchester United
Chelsea-Porto
Juventus-Bordeaux
Maccabi Haifa-Bayern
Olympique Marsiglia-Milan
Wolfsburg-CSKA Mosca
Zurigo-Real Madrid

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