Si sapeva: il girone A era il più equilibrato. Quel che non si poteva immaginare è che dopo sei giornate tra le tre squadre appaiate in testa a quota 10, ci fosse lo Young Boys e non l’Udinese. I bianconeri friulani, dopo l’entusiasmante successo ad Anfield nella 2a giornata, hanno subìto quattro sconfitte di fila, l’ultima al Friuli proprio contro il Liverpool (1-0, Henderson) che si è così preso la soddisfazione di passare da un’eliminazione probabile a un primo posto davanti all’Anzhi.
Il Viktoria Plzen supera 1-0 l’Atletico Madrid grazie al gol di Procházka al 26′ e chiude al primo posto del girone B, con una lunghezza di vantaggio proprio sui Colchoneros detentori del trofeo, che chiudono la fase a giorni con l’espulsione di Diego Costa a tempo scaduto. Non sono però questi i problemi principali per la squadra di Simeone che pare rassegnato a veder partire nel mercato di gennaio il suo bomber Radamel Falcao (non a caso mai utilizzato quest’anno in Europa League) e che deve gestire il caso Emre, che rischia una condanna penale tra i 6 mesi e i due anni di carcere per aver chiamato “sporco negro” Didier Zokora durante una sfida tra Trabzonspor e Fenerbahce. “In campo, nella concitazione del momento, si dicono tante cose stupide”: le scuse, immediate, dell’ex interista non sono però bastate a evitare il processo.
Nel gruppo C il Fenerbahce già sicuro del primo posto schiera un undici imbottito di riserve che si fa travolgere 3-0 dal Borussia Moenchengladbach, che chiude al secondo posto, davanti al Marsiglia superato 3-0 a Cipro dall’Ael Limassol.
Il Bordeaux supera 2-0 il Newcastle nella sfide tra le due qualificate del girone D, mentre il Maritimo supera 2-1 il Brugge nella sfida tra le eliminate del gruppo.
Il Copenhagen si fa imporre l’1-1 in casa dal già qualificato Steaua (in dieci dal 49′ per l’espulsione di Tanase) e regala così il secondo posto nel girone E allo Stoccarda, che passa ai sedicesimi nonostante la sconfitta interna col Molde (1-0 firmato da Angan al 45′).
Tutto già deciso nel girone F che si chiude con la quinta vittoria in sei gare del Dnipro Dnipropetrovski (4-0 all’AIK Solna: doppietta di Zozulya). Alle spalle degli ucraini finisce il Napoli, sconfitto al San Paolo 3-1 dal PSV Eindhoven. Vittoria inutile quella degli olandesi, vera delusione del girone, che verrà ricordata probabilmente solo dal 23enne attaccante sloveno Tim Matavz, autore dei tre gol ospiti.
Il girone G è l’unico a non aver completato il programma con Sporting-Videoton posticipata di un giorno per le pessime condizioni meteorologiche. Partita che non ha più alcun rilievo per la classifica finale col Basilea che si è garantita il secondo posto alle spalle del Genk dopo lo 0-0 in casa dei belgi.
Rubin Kazan e Inter già da tempo sicure della qualificazione regalano due pareggi a Partizan e Neftci nelle ultime sfide del girone H, il più squilibrato tra i dodici sorteggiati.
Con cinque vittorie e un pareggio il Lione, capolista del girone I, è la squadra col miglior record della fase a gironi dell’Europa League 2012-13. I transalpini hanno superato 2-0 l’Ironi Kiryat Shmona allo stadio Gerland con una rete per tempo di Sarr e Benzia. Un deludente zero a zero casalingo con lo Sparta Praga invece ha accompagnato l’uscita di scena anticipata dell’Athletic Bilbao finalista della passata edizione.
Nel girone J Lazio e Tottenham rispettano il pronostico e superano rispettivamente il Maribor in trasferta (4-1) e il Panathinaikos in casa (3-1). Sia il tecnico dei biancocelesti Petkovic che quello degli Spurs Villas Boas hanno preso questa competizione sul serio, al contrario di molti colleghi che continuano a trattarla come un’inutile seccatura in chiave campionato.
Il Metalist, già sicuro del primo posto nel girone K, regala i primi punti nel torneo al Rapid Vienna che grazie al gol di Alar evita l’umiliazione di unica squadra a zero punti dell’intero torneo. Assieme agli ucraini passa il Bayer Leverkusen, vincitore 1-0 sui norvegesi del Rosenborg in una delle tante partite della serata senza nulla in palio.
Esemplare il caso del girone L con le già qualificate Hannover e Levante che hanno pareggiato 2-2 una partita “allenamento” che ha visto i tedeschi portarsi sul 2-0 dopo 26 minuti per poi farsi raggiungere sul 2-2 dai padroni di casa spagnoli al 94′ con Iborra. Vittoria esterna per 3-1 dell’Helsingborgs in casa del Twente nel derby delle escluse. ECL EUROPA
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