
Milan-Tottenham è l’occasione per rivedere gli Spurs a San Siro, dopo il “Gareth Bale show” di qualche mese fa. Si affrontano due delle squadre più tecniche e spettacolari tra le sedici ancora in gara ma stavolta il gallese non ci sarà.
Il Tottenham visto nella prima gara contro l’Inter nella fase a gironi è squadra che potrebbe far dormire sonni tranquilli a Massimiliano Allegri: i nerazzurri, allora guidati da Rafa Benitez, conducevano 4-0 prima che Bale s’inventasse una splendida tripletta nel finale di gara. Una prestazione individuale eccellente ripetuta nella gara di ritorno a White Hart Lane, dove gli Spurs vinsero 3-1, decretando l’inizio della fine del regno dell’ex tecnico del Liverpool alla guida dei campioni d’Europa.
Il successo sui nerazzurri e la vittoria nel girone hanno regalato una grande consapevolezza di sé alla squadra di Redknapp, che alla prima partecipazione della sua storia in Champions League sogna di diventare la prima squadra di Londra a vincere questo trofeo. Riuscirci nell’anno in cui la finale verrà disputata nella capitale britannica e con tre londinesi in gara (le altre due sono Chelsea e Arsenal), darebbe all’impresa un risalto ancora maggiore.
Il Milan rappresenta un avversario difficile, con caratteristiche opposte al Tottenham: giocare in Champions è la dimensione naturale dei rossoneri; Seedorf, Ibrahimovic, Robinho, Gattuso hanno esperienza e carisma che solo Van der Vaart può vantare tra gli Spurs. Non solo: a San Siro Harry Redknapp non avrà a centrocampo gli infortunati Bale, Huddlestone e lo squalificato Jenas, oltre ai difensori King e Kaboul. Assenze che costringeranno il tecnico inglese a schierare Kranjcar e Pienaar nel quartetto in mediana, assieme a Modric e Lennon, con Van der Vaart nella posizione libera di seconda punta o quinto centrocampista alle spalle di Crouch.
Per Allegri, più dell’indisponibilità degli infortunati Ambrosini, Pirlo e Boateng, pesa l’impossibilità di utilizzare gli acquisti di gennaio Van Bommel, Emanuelson e soprattutto Cassano, sempre più protagonista e determinante nel dare imprevedibilità agli schemi offensivi rossoneri. Esemplare in questo senso l’esibizione del barese nel 4-0 rifilato al Parma nell’ultimo turno di campionato. Quel Milan entrerebbe in campo con ben altra sicurezza del risultato.
Il Milan e il Tottenham, che per anni avevano avuto come unico elemento comune l’aver beneficiato dei gol di Jimmy Greaves, hanno un solo precedente nelle coppe europee: nella semifinale di Coppa Uefa del 1971-72 gli Spurs si aggiudicarono la gara di andata a Londra 2-1 (doppietta di Perryman e gol di Benetti), per poi pareggiare a San Siro 1-1 (Mullery e Rivera) e qualificarsi così per la finale vinta sul Wolverhampton.
Il Milan ha in Pato l’uomo giusto, per velocità, per mettere in crisi la difesa di Redknapp ma il Tottenham, nelle due gare, si fa preferire per dinamicità, intensità e ricambi (Pavlyuchenko e Defoe valgono i titolari). Se gli Spurs limitano i danni a San Siro, si può azzardare a puntare sulla loro qualificazione. ECL
UEFA Champions League 2010-11 – Andata ottavi di finale / Milano, San Siro
MILAN-TOTTENHAM
Possibili formazioni
Milan: Abbiati, Oddo, Nesta, Thiago Silva, Antonini; Gattuso, Seedorf, Flamini; Robinho; Pato, Ibrahimovic. Allenatore: Allegri
Tottenham: Gomes, Hutton, Dawson, Gallas, Assou-Ekotto; Lennon, Krancjar, Modric, Pienaar; Van der Vaart, Crouch. Allenatore: Redknapp
Arbitro: Lannoy (Francia)
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