Nick Rimando (Red Salt Lake)

Molto più di una finale di coppa. Allo stadio Tecnologico di Monterrey i padroni di casa cercheranno di difendere tradizione e orgoglio nazionale. Un’eredità pesante, forse opprimente, per gli uomini allenati da Victor Vucetich: in 47 edizioni della Coppa Campioni Concacaf ben 26 volte il titolo è andato a una squadra messicana. Non solo: gli ultimi cinque titoli di campione continentale sono andati a formazioni del Messico, che hanno monopolizzato anche le prime tre edizioni della Concacaf Champions League, che dal 2008-09 ha preso il posto della Champions Cup. La presenza del Red Salt Lake in finale è la prima minaccia a questo prolungato dominio. L’ultima squadra statunitense a laurearsi campione del Centro e Nord America è stata il Los Angeles Galaxy, vincitore nel 2000 per 3-2 sull’Olimpia.

Nick Rimando (Red Salt Lake)
Nick Rimando: "Conta solo vincere"

Da allora nessuna formazione della Major League Soccer è arrivata all’appuntamento decisivo. A punteggio pieno dopo quattro giornate di campionato, la formazione dello Utah arriva in Messico al massimo della fiducia. “Noi siamo consapevoli delle difficoltà che incontreremo a Monterrey, ma strappare un risultato positivo e giocarci il ritorno in casa di fronte a uno stadio esaurito, sono prospettive che ci danno entusiasmo e determinazione” è l’incoraggiamento del tecnico Jason Kreis. Parole cui fanno eco quelle, ancora più esplicite, del portiere Nick Rimando, uno dei leader della formazione Usa: “Abbiamo fatto molto finora, ma sarà nulla se non dovessimo vincere. Quel che conta, quel che rimane è solo la vittoria”.

Tra i sogni di gloria del Red Salt Lake e la possibilità di rappresentare l’intero continente al Mondiale per club di Abu Dhabi (grande traino per la crescita della Msl), c’è di mezzo il Monterrey. Humberto Suazo e compagni per vincere per la prima volta il trofeo (l’unico successo internazionale è la Coppa delle Coppe del 1993), cercheranno di sfruttare al massimo il fattore campo, sapendo che nessuna formazione statunitense ha mai vinto in Messico nelle precedenti 24 sfide di Coppa: 21 vittorie per le formazioni di casa e tre soli pareggi, dicono parecchio sul divario che finora ha caratterizzato questo confronto. Al di là dei proclami ufficiali, l’impressione è che ridurre i danni, per non compromettere la gara di ritorno, sia l’obiettivo non dichiarato dei campioni Usa, che sanno bene di dare il meglio di sé tra le mura amiche del Rio Tinto stadium, dove possono vantare una striscia positiva di 37 gare. Sospetto negato con decisione da Rimando: “Non possiamo permetterci di speculare. La nostra mentalità è quella di una squadra abituata a giocare calcio offensivo e quello è il miglior modo per tirare fuori il massimo. Non dobbiamo andare a chiuderci in difesa, anche se saremo di certo messi sotto pressione e dovremo essere bravi a difenderci”.

Nonostante il Monterrey non vinca una partita dal 20 marzo scorso (2-1 in campionato sull’America, poi quattro pareggi per 1-1 e una sconfitta per 3-0) il 31enne bomber Sergio Santana si dichiara fiducioso: “Non abbiamo fatto molto bene nelle ultime gare ma questa è una partita completamente diversa. Fa storia a sé. Giocare una finale, sapendo che vincerla significherebbe andare al MOndiale per club significa molto per noi. E quando hai queste sensazioni l’intensità e la determinazione aumentano di parecchio. Faremo di tutto per vincere e la vittoria, con qualunque risultato, ci darà un grande vantaggio nella gara di ritorno”. Secondo Osvaldo Martinez, uomo chiave del centrocampo dei Rayados, pressing e movimento saranno le chiavi tattiche per mettere in difficoltà il Red salt Lake: “Non dobbiamo fermarci un attimo, non dobbiamo dargli respiro. Più il ritmo sarà elevato più avremo possibilità di interrompere la striscia negativa dell’ultimo mese”. ECL AMERICA

CONCACAF Champions League 2010-11 – Finale andata / Monterrey, stadio Tecnologico (ore 21 locali)

Arbitro: Joel Aguilar (El Salvador)

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