Tommy Smith, ex del Liverpool, non accetta la finale: «I rossoneri, puniti per corruzione, non dovevano partecipare alla Champions League».
«Un pronostico per la finale? Prima mi devono spiegare cosa ci fa il Milan ad Atene. Non erano stati puniti perchè riconosciuti colpevoli di aver cercato di corrompere qualcuno nel campionato italiano?».
E’ il pensiero di Tommy Smith. Non proprio un Tommy qualunque: nato a meno di un chilometro da Anfield Road, è sceso in campo 637 volte con la maglia del Liverpool, dal 1963 al 1978, sotto la guida di Bill Shankly e Bob Paisley. Se c’è uno che può parlare di Liverpool, avversari e finali di coppa è lui.
La Coppa Campioni l’ha vinta nel 1977 a Roma, segnando in finale uno dei tre gol con cui i Reds superavano il Borussia Moenchengladbach. Era la sua partita numero 600. Giocatore duro ma leale, ha mantenuto la sua schiettezza. Debole la replica di Ancelotti: «Vista la penalizzazione che abbiamo avuto in campionato, meritiamo di essere ad Atene ancora di più».
Il Milan per quel che ha fatto vedere in campo, in particolare nelle gare di ritorno contro Bayern e Manchester United, non solo merita di essere ad Atene ma di vincere la Coppa. Ma i rossoneri a questa edizione della Champions League non avrebbero dovuto essere ammessi. Certo se Marcello Lippi e Fabio Cannavaro sono campioni del mondo, chiunque può esserlo d’Europa. LECHAMPIONS EUROPA
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