Due lampi e niente più, fino alla grande parata di Ederson su Tchouaméni al 90′. Al Bernabeu, nella semifinale di andata della Champions League 2022-23 aspettavamo i gol di Benzema (oscurato dalla presenza ai suoi lati delle ‘frecce’ brasiliane) e di Haaland (letteralmente annullato da Alaba e Rudiger), sono arrivati quelli (bellissimi) di Vinicius Junior e De Bruyne per l’uno a uno finale tra Real Madrid e Manchester City. E così Carlo Ancelotti (che avrebbe meritato qualcosa di più e a fine gara si è lamentato per un arbitraggio non all’altezza) e Pep Guardiola (ora in leggero vantaggio per avere a disposizione il match di ritorno tra le mura amiche dell’Etihad Stadium) rimandano di una settimana l’accesso alla finale.
Lì ci sarà ovviamente una tra Milan e Inter che stasera a San Siro giocheranno i primi 90′ di un derby attesissimo. Rispetto ma non paura alla vigilia per i due tecnici delle squadre italiane. Stefano Pioli: “Occorrerà metterci anche qualità e attenzione alta. Per gli altri, ma non per noi, l’Inter è favorita. Però abbiamo eliminato Tottenham e Napoli, pensiamo di poter eliminare chiunque. In Champions non abbiamo fatto alti e bassi come in campionato, ma un percorso eccezionale. Ambizioni e motivazioni sono al massimo. Parliamo di una partita difficilissima ma anche bellissima da preparare e da vivere. Ho cercato di trasmettere concentrazione, determinazione e anche la felicità di vivere un momento simile”. Simone Inzaghi: “Servirà cuore e testa. Non ci nascondiamo, sappiamo cosa significa arrivare in finale di Champions League. Tra qualificazione alla semifinale di Champions, l’accesso alla finale di Coppa Italia e i risultati in campionato siamo contenti, ma questo è il derby, non un derby. Non nascondiamo l’importanza che ha questa partita per noi, per i tifosi e per la società”. LECHAMPIONS EUROPA
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