Siamo solo ai primissimi di Novembre ed è la quarta giornata della fase a gironi ma il match di questa sera per la Roma vale già tantissimo.
I giallorossi ospitano il Chelsea nel momento peggiore: cinque sconfitte consecutive e piogge di critiche, soprattutto dai propri sostenitori. E’ anche però il momento di mettere da parte tutto, di tirare fuori l’orgoglio, di ‘sudare la maglietta’, di dimostrare di essere ancora quella squadra che a pochi mesi fa ha conteso il tricolore all’Inter fino all’ultima giornata di campionato. A tutto ciò deve unirsi anche il sostegno dell’Olimpico; i londinesi di Felipe Scolari sono l’avversario meno indicato per uscire dalla crisi ma forse quello che ti può dare le giuste motivazioni per entrare in campo con l’obiettivo di rinascere.
Luciano Spalletti in conferenza stampa tira fuori gli artigli. «Io non ho paura. «Mettere timore alla squadra sarebbe la cosa peggiore che un allenatore possa fare. La nostra è una problematica soprattutto psicologica, siamo noi che dobbiamo tirarci fuori da questa situazione. Le difficoltà ti creano altre difficoltà, come è successo anche domenica. Nel primo tempo, fino al gol della Juve, siamo andati bene. La classifica è da lotta per la zona retrocessione. Abbiamo bisogno di fare risultato per uscire da questa situazione».
«A Londra siamo stati molto attenti in fase difensiva finché non abbiamo subito gol – ha proseguito -. A quel punto ci doveva essere una reazione, che invece, purtroppo, non c’è stata. Siamo stati compatti non prudenti, ed è da questo atteggiamento che dobbiamo ripartire. All’andata abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, molto attenti in difesa e anche in attacco abbiamo creato qualcosa di pericoloso, come il passaggio di Totti a Brighi che purtroppo non è riuscito a realizzare. Dobbiamo riuscire a tirare di più in porta. Totti? E’ una situazione particolare, da valutare. Per noi è molto importante avere a disposizione il capitano, ma dobbiamo riuscire a capire che abbiamo tantissime responsabilità, e l’assenza di Francesco ce ne dà delle altre. Se poi Francesco dovesse farcela le responsabilità restano grandi comunque, non dobbiamo assolutamente alleggerirci».
Alla vigilia del delicatissimo match ha parlato anche il centrocampista azzurro Daniele De Rossi: «Parliamo da parecchio tempo di ritrovare quel modo di giocare, quella condizione e quella brillantezza degli anni passati, tutte da riferire al modulo Spalletti. Il problema non è fra noi e l’allenatore o la società, ma fra tutti noi e dobbiamo risolverlo. Abbiamo avuto incidenti di percorso, infortuni, sviste macroscopiche, che non ci hanno aiutato, oltre a quello che dipende da noi. Il problema non è che siamo annoiati dal tecnico, che speriamo resti saldo sulla sua panchina». Con una vittoria sarebbe più facile. ECL
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