“Se arrivasse una grande offerta, non penso che la Juventus abbia la forza per trattenere un giocatore come Paul Pogba”. Parole fortissime per il popolo juventino quelle espresse da Andrea Agnelli al meeting ‘Leaders in football’ in corso di svolgimento a Londra in cui sono stati invitati i più importanti club europei. Parole dichiarate all’interno di una discussione più ampia ma pur sempre molto chiare e difficilmente equivocabili.
“Se dovessi giudicarlo dal punto di vista di un calciatore, l’Italia non è più la destinazione finale, ma una destinazione di transito. Sto cercando di pensare a quello che sarà di noi nel giro di due o tre anni, se riceviamo un’offerta enorme, come quella che è giunta al Tottenham per Bale, per uno dei migliori talenti che abbiamo oggi, Pogba. Non so se saremmo in grado trattenerlo. Credo che in questo momento non abbiamo la forza di trattenere un giocatore simile. Guardate cosa è successo al Milan, hanno dovuto cedere Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva per monetizzare. Tu puoi anche essere attraente, ma devi avere la forza economica”.
Quella forza economica che attualmente l’Italia non ha e quindi il fuoriclasse emergente preferisce la Spagna o l’Inghilterra oppure il PSG o il Monaco. Lontanissimi i tempi in cui la Juventus poteva comprare Platini, il Napoli Maradona e, più avanti, le milanesi pescavano benissimo in Olanda con il Milan (Van Basten, Gullit) e in Germania con l’Inter (Rummenigge, Mattheus). E in Italia quei fuoriclasse restavano diversi anni. Paul Pogba rischia di vestire la maglia della Vecchia Signora ancora solo fino alla prossima estate quando milioni di euro potrebbero far cedere la Juventus.
Un eventualità che i tifosi ovviamente non vogliono e che cercano di mascherare come uno stimolo per il sistema calcio del Belpaese. “Da dieci anni a questa parte il calcio italiano non è cresciuto a sufficienza per competere con i principali campionati in Europa”, ha proseguito infatti il presidente della Juve. “Quando ero ragazzo e studiavo in Inghilterra erano soliti guardare alla tv le partite del campionato italiano, perché la Premier non era com’è oggi. Adesso hanno cambiato canale. Anche la Bundesliga sta raccogliendo quello che ha seminato negli ultimi 10 anni, la Liga ha uno sviluppo unico oltre a Real Madrid e Barcellona, i marchi di maggior successo al mondo. E la Francia ha beneficiato di investimenti stranieri”.
Secondo Agnelli l’Italia deve puntare sulle riforme e subito. “Dobbiamo costruire nuovi stadi, una delle cose che fa la differenza per i ricavi. Per l’organizzazione degli Europei 2012 la nostra proposta non era sufficientemente buona, non siamo stati efficaci con la Uefa. Ed è stata una chance persa per riformare i nostri stadi e il nostro sistema. Se l’Italia si candida per qualcosa, dovrebbe ottenerla”. Discorso che fila ma ancora in attesa di fatti concreti e che stenta a decollare. Pogba invece per prendere il volo potrebbe impiegare pochissimo. ECL EUROPA
©LECHAMPIONS.it. Tutti i diritti riservati/All rights reserved.