Più che la serie B continentale sembra il campionato Primavera. La freschezza e la spregiudicatezza dei Traoré e dei Rashford ha trasformato le semifinali di andata dell’Europa League 2017 in un confronto a distanza tra le migliori promesse del prossimo decennio.
Le vittorie ottenute da Ajax e Manchester United contro Lione e Celta Vigo sono il preludio a una finale che, a meno di ribaltoni nelle gare di ritorno, metterà di fronte due club in grado di accoppiare passato glorioso e futuro radioso. Se in assenza dell’infortunato Ibrahimovic, Jose Mourinho può permettersi di affrontare una semifinale continentale lasciando in panchina Wayne Rooney, è solo perché si ritrova in casa attaccanti come Mkhitaryan, Martial, Lingard e Rashford. Soprattutto Rashford.
Non è casuale che il gol che ha deciso la sfida col Celta sia arrivato dal 19enne talento dei Red Devils. La punizione che ha sorpreso Sergio (ottimo sino a quel momento) non è un capolavoro ma la conferma che questo ragazzo è già adesso uno che sposta gli equilibri, uno in grado di vincere le partite da solo. Dell’assenza dell’ingombrante chioccia Ibrahimovic nessuno può beneficiarne più di Rashford, riportato al centro dell’attacco, la posizione in cui rende di più. La vittoria in trasferta dovrebbe mettere al sicuro lo United nel ritorno di Old Trafford e assicurare così la finale di Stoccolma contro l’Ajax, anche qui a meno di improbabili harakiri olandesi nella gara di ritorno in Francia.
Il 4-1 con cui i biancorossi di Bosz hanno superato il Lione è stato uno spot fenomenale al calcio champagne di ambedue le squadre. Dopo un ottimo avvio dei francesi, arriva al 25’ il lampo di Traore che sblocca i padroni di casa, liberandoli da paura e emozione. Seguono 65 minuti di montagne russe, con le squadre che vanno da una porta all’altra senza freni né timori. Alla fine è solo grazie alle parate degli ottimi Onana e Lopes se le due squadre non arrivano in doppia cifra. Arrivano invece il raddoppio di Dolberg al 34′, il tris di Younes al 49′ e, dopo il bel gol ospite di Valbuena al 66′, il 4-1 finale di Traoré al 71′. I giovani dell’Ajax concedono tanto, troppo, ma con la palla tra i piedi divertono come pochi. Era da parecchio che ad Amsterdam non si vedeva una nidiata così. LECHAMPIONS EUROPA