La trasferta a Eindhoven si sapeva che non era una facile passeggiata, ma le tenebre così da vicino Ancelotti & c. non pensavano di vederle. Il Milan infatti ha ottenuto la finale del prossimo 25 maggio a Istanbul contro il Liverpool solo grazie ad una rete allo scadere di quel Massimo Ambrosini che non ha mai perso il vizio del gol. Di quelli importanti, decisivi che pochi altri ‘arrugginiti’ da tanta panchina riuscirebbero a siglare. Il Psv si è dimostrata squadra tosta e con un’organizzazione di gioco impeccabile che pochissimo ha lasciato alla compagine rossonera. Praticamente gli olandesi hanno fatto quello che era riuscito bene agli uomini di Ancelotti nel primo tempo dell’andata: gran possesso palla, pressing asfissiante e continui pericoli in area avversaria. Per la cronaca la squadra di casa guidata da Hidding sblocca subito il risultato con Park e sfiora il raddoppio con Vennegoor. Nella ripresa Cocu firma il gol che pareggia i conti con l’andata. Ma nel finale, pochi secondi dopo il novantesimo, il centrocampista rossonero trova la rete che vale il viaggio a Istanbul e la sfida con il Liverpool. LECHAMPIONS EUROPA

I commenti del dopo partita

Carlo Ancelotti: «Era difficile, dovremo rivedere bene le cose. Abbiamo fatto fatica a fare la partita che avevamo impostato, anche perché loro hanno tenuto bene il controllo del gioco. Per fortuna siamo rientrati in partita. Maldini non aveva chiesto il cambio, solo che dopo l’incidente ha ripreso. Nel primo tempo abbiamo sofferto un pò, il gol all’inizio ci ha messi in difficoltà e dato coraggio a loro. Il miglior Milan è stato quello visto sul 2-0, paradossalmente quando ci siamo messi a giocare. Abbiamo tempo per recuperare per domenica, non è solo una questione fisica ma soprattuto di mentalità e cervello, anche se la finale ci dà sicuramente molto morale».
Alessandro Nesta
: «Per come s’era messa diventava davvero difficile, inutile negare che abbiamo visto gli spettri di La Coruna. Non siamo riusciti a prendere mai in mano le redini del gioco, e solo nei venti minuti finali abbiamo alzato il baricentro, trovando infatti il gol qualificazione. Siamo evidentemente un po’ stanchi, del resto giochiamo ogni tre giorni, ma abbiamo sempre le qualità per raddrizzare anche le situazioni più intricate. Ora pensiamo al campionato, il fiato non è molto ma il morale è alto».
Andrea Pirlo: «Loro sono stati davvero bravi, del resto ci avevano messo in difficoltà anche all’andata. Certo potevamo raggiungere la finale in maniera più brillante, ma va benissimo anche così. La Juve? Quando ci sono einiezioni di morale simili la fatica si sente meno, io sono convinto che saremo pronti anche domenica».
Kaka:  «Sono felice di avere contribuito con un assist, ma lo sono soprattutto perché ho raggiunto la mia prima finale. Mi sento bene e voglio essere decisivo per questo finale di stagione. Questa sera abbiamo sofferto, l’avversario ci ha messo in grande difficoltà. Però alla fine abbiamo centrato il nostro obiettivo. Nell’ultimo mese abbiamo giocato tante gare difficili e la stanchezza si è certamente fatta sentire».
Massimi Ambrosini: «È un sogno. Giocheremo la seconda finale in 3 anni. Il pallone di questa partita me lo porto a casa. Inutile nasconderlo però: non è stato il miglior Milan, loro hanno giocato meglio. Abbiamo limitato i danni, ci poteva stare di perdere. Non siamo stati bravi, nè in fase offensiva nè di contenimento. Forse potevamo capire che dovevano essere attaccati di più. Ma sono partite così, a volte vanno bene a volte vanno male». Ora il Liverpool, la migliore finale possibile? «No. Due anni fa dicevano che il Deportivo era facile e sappiamo com’è finita. Ora avevano detto che il Psv era la più comoda delle avversarie e avete visto come stavano andando le cose. Per la finale nessun pronostico».
Andriy Shevchenko: «Abbiamo rischiato di ripetere la Coruna, ma questa volta abbiamo avuto un po’ di fortuna. La nostra qualificazione è meritata».
Adriano Galliani: «E’ stata una partita di grandissima sofferenza. Abbiamo risolto la doppia sfida con la rete di Tomasson all’andata al 91′ e di Ambrosini al ritorno al 90′. Questa sera non abbiamo giocato bene, ma abbiamo raggiunto un risultato eccezionale».

Hiddink: «A noi è mancato il colpo del k. o., peccato che non avevamo più forza alla fine. Sono amareggiato anche se non è la più grande delusione della mia carriera. L’uscita in semifinale al Mondiale 98 contro il Brasile fu molto dura. Anche stavolta eravamo così vicino alla finale. Sono orgoglioso dei giocatori e della prova di grande calcio che hanno dato per i tifosi allo stadio e per chi ci ha visto in tutto il mondo. Sono deluso, mi sento vuoto per un’impresa che sembrava possibile, invece abbiamo preso ancora un gol alla fine. Tranne che in quell’occasione, abbiamo mostrato un calcio favoloso, moderno. Ho rispetto per il Milan, ma lo abbiamo dominato anche se ha un grande budget e tanti campioni».
Philip Cocu: «Mi dispiace uscire così, segnando tre gol al Milan e lasciando solo un’occasione. Abbiamo giocato per vincere, siamo stati superiori. Tutto ha funzionato tranne che all’ultimo minuto e il Milan ci ha puniti. Questo è il calcio, ma sono orgoglioso di questa squadra».

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