Con Messi e Ibra in dubbio fino all’ultimo (ma ci saranno), i blaugrana affrontano i campioni d’Italia con l’obiettivo di mettere in cassaforte tre punti utili per proseguire il cammino nell’Europa che conta.
Ci siamo. Barcellona e Inter, i campioni d’Europa e i campioni d’Italia in carica, si incontrano nuovamente dopo il pari a reti bianche dello scorso 16 settembre a San Siro. Allora si trattava del match d’esordio nella fase a gironi, la ‘prima’ per Ibrahimovic e Eto’o contro le loro ex squadre. Una partita dominata per larghi tratti dal Barcellona. Nessuno al termine di quella gara poteva immaginare che la squadra di Guardiola potessero faticare per ottenere la qualificazione agli ottavi. Ma oggi in palio c’è propri questo. Perché i blaugrana, sorprendentemente, contro i ragazzi di Mourinho non possono sbagliare, pena la clamorosa uscita dalla massima competizione europea per club.
Sarebbe un colpo enorme per i detentori del trofeo, anche in vista del prossimo impegno di Abu Dhabi nel Mondiale per club che se conquistato completerebbe un’annata sterpitosa, nella quale il Barcellona ha vinto tutte le competizioni alle quali ha preso parte: Liga, Coppa del re, Champions League, Supercoppa europea, Supercoppa spagnola. Manca appunto il Mondiale per club. Ma nessuno a Barcellona vuol credere a un Barca fuori dalla Champions 2009-10. Però c’è preoccupazione perché Puyol e compagni non arrivano al big-match in ottime condizione e in campionato incombe l’impegno col Real Madrid. Messi e Ibra hanno recuperato ma non saranno al massimo ed è probabile che uno dei due parta dalla panchina; Abidal e Yaya Tourè hanno contratto l’influenza A e non sono sicuri di scendere in campo. Al contrario i campioni d’Italia scenderanno al Camp Nou con la formazione tipo e il solo Sneijder non è al meglio della condizione. Niente turnover in casa nerazzurra: l’obiettivo é troppo importante per permettersi di far riposare qualche giocatore.
La vigilia di José Mourinho: “Il mio unico dubbio è se gioca o non gioca Sneijder: vedremo oggi se sarà in condizione di farlo. Se gioca Messi o no non è un mio problema. Se ci sarà lui, in difesa a sinistra giocherà Chivu. Se non ce la fa e c’è Iniesta, giocherà Chivu. Se Guardiola sceglie Pedrito, giocherà Chivu. Cosa è cambiato dalla gara di andata? E’ cambiato che quando ci siamo incontrati per la prima volta solo io e Guardiola avevamo rispetto per questo girone, e tutti gli altri pensavano che ci saremmo giocati il primo posto fra di noi, e Rubin e Dinamo avrebbero fatto i turisti dell’Est. Tutti dicevano che questa partita sarebbe stata tranquilla. Guarda adesso che tranquillità… L’Inter oggi è più ‘mia’ rispetto all’anno scorso, ma manca ancora tempo per crescere, mentre il Barcellona ha una sua filosofia da anni, è una scuola di calcio. Ma mi sembra che questa Inter sia più adatta di prima all’Europa: non era pronta alla differenza culturale, a trovarsi di fronte scuole calcistiche diverse. Ora gestiamo meglio intensità e possesso palla, che sono fondamentali. Il Barcellona non è più primo in Spagna? A me non cambia niente, è il campione in carica, e il mondo del calcio vuole che continui la Champions. Non avrà paura dell’Inter, si fida delle sue capacità, è stato il miglior club negli ultimi 15-16 mesi”. Serate speciali per Eto e Ibra. “Eto’o è tranquillo, anche se per lui è una partita speciale: ma sarà una bella serata, e la gente lo accoglierà come merita. Penso che tutta la squadra si stia sforzando per fare bene anche senza Ibrahimovic, anche se ha vinto tanto e ci resta molta strada per fare lo stesso”.
Il tecnico del Barca, Pep Guardiola: “Dopo aver visto il sorteggio, sapevo che si sarebbe deciso tutto nelle ultime giornate. Comunque noi andremo all’attacco, e se saremo eliminati lo faremo attaccando. E’ l’unico modo di giocare concepibile qui al Camp Nou, almeno fino a quando ci sono io”. Messi e Ibra sono in forte dubbio. “Non sappiamo se potranno essere disponibili. I medici non ci hanno dato certezze, se saranno in grado giocheranno, senza pensare al Real. Se perdiamo qualcosa senza l’argentino? Beh, certo. E’ il miglior giocatore del mondo: i Chicago Bulls senza Jordan perdevano qualcosa, i Lakers senza Kobe Bryant perdono qualcosa. Zlatan nella sfida di Milano era un po’ indietro di preparazione, poi ha iniziato a giocare alla grande. Ora il nuovo infortunio, ma in Italia sapete meglio di me quanto possa essere decisivo se sta bene”. Il ritorno al Camp Nou di Eto’o. “Samuel riceverà l’accoglienza che si merita, e visto che lui merita tanto, avrà tanto. Il pubblico catalano dimostrerà una volta di più di saper essere riconoscente”.
Zlatan Ibrahimovic: “Non mi aspettavo che la stagione cominciasse così. Ci tenevo a partire bene ma pensavo di aver bisogno di un po’ di tempo per ambientarmi ma i miei compagni e il mister mi hanno aiutato molto e mi aiutano ancora. Quando sei in campo e giochi al fianco di gente con così tanto talento, devi solo preoccuparti di fare bene il tuo lavoro, il resto arriva naturalmente. Qui gioco come punta centrale ma l’allenatore mi lascia libero di svariare a destra o a sinistra, con una delle ali che si inserisce al posto mio mentre all’Inter ero più isolato e c’era più spazio in attacco. Le differenze tra Guardiola e Mourinho? Il primo, quando vuole spiegarti qualcosa durante gli allenamenti, lo fa fisicamente, anche perchè è stato un giocatore ad altissimo livello ma alla fine entrambi hanno un grande atteggiamento e un’enorme voglia di vincere. Sono entrambi bravi a spiegarti chiaramente cosa vogliono e sono diretti con i giocatori, sono entrambi dei vincenti. A livello personale tutti e due hanno un ottimo rapporto con i giocatori, sono molto professionali. Non posso parlare per gli altri ma con Mourinho mi sono trovato molto bene, così come con Guardiola”. Al Barcellona ho già vinto Supercoppa Europea e Supercoppa di Spagna ma voglio vincere tutto. Rivincere campionato, coppa e Champions sarà arduo perchè vorrebbe dire giocare al massimo per due stagioni di fila e penso che sarà molto difficile. Dall’altro lato, però, siamo molto forti mentalmente, abbiamo l’esperienza dell’anno scorso sulle spalle, quindi perchè no?”.

UEFA Champions League 2009/10 – Quinta giornata / Fase a gironi – Barcellona, stadio Camp Nou

Barcellona: Victor Valdes, Dani Alves, Pique, Puyol, Maxwell, Xavi, Yaya Tuoré, Keita, Messi, Ibrahimovic, Iniesta. A disposizione: Pinto, Fontas, Marquez, Busquets, Pedrito, Krkic, Henry. All. Pep Guardiola.
Inter: Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Chivu, J. Zanetti, Cambiasso, Stankovic, Snejider, Eto’o, Milito. A disposizione: Toldo, Mancini, Muntari, Vieira, Materazzi, Motta, Balottelli. All. Mourinho
Arbitro: Massimo Busacca (Svizzera)

Il programma della quinta giornata della fase a gironi

Martedi 24/11/2009

Gruppo E
Debrecen-Liverpool
Fiorentina-Lione

Gruppo F
Rubin Kazan-Dinamo Kiev
Barcellona-Inter

Gruppo G
Rangers-Stoccarda
Unirea Urziceni-Siviglia

Gruppo H
AZ Alkmaar-Olympiacos
Arsenal-Standard Liegi

Mercoledi 25/11/2009

Gruppo A
Bordeaux-Juventus
Bayern Monaco-Maccabi Haifa

Gruppo B
Cska Mosca-Wolfsburg
Manchester United-Besiktas

Gruppo C
Real Madrid-Zurigo
Milan-Marsiglia

Gruppo D
Porto-Chelsea
Apoel Nicosia-Atletico Madrid

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