

Altro che remuntada, al Camp Nou il Barcellona ha rischiato di bissare il poker subìto a Monaco di Baviera. Nessun dubbio: in finale vanno i più forti, così forti da riuscire a ridicolizzare i catalani davanti a propri tifosi senza nemmeno dover spingere al massimo.
Nessuno poteva credere alla rimonta blaugrana, e con l’indisponibilità di Leo Messi anche le speranze di un’uscita di scena a testa alta sono morte prima del fischio d’avvio. Il 4-0 di una settimana fa ha lasciato scorie evidenti: il Barca è un pugile suonato, prova ad attaccare ma senza fluidità e anche tre passaggi di fila sembrano un miraggio per i maestri del tiki-taka. Heynckes non vuole cali di tensione e schiera i diffidati Lahm e Schweinsteiger per dare un messaggio ai suoi: Wembley è nelle nostre mani ma ancora non ci siamo.
All’11 Piqué in scivolata salva su Robben, per ripetersi al 18′ su Lahm, servito con un intelligente passaggio all’indietro di suola da parte di Schweinsteiger. I due interventi di Piqué valgono due parate decisive. Colpisce la dimostrazione di impotenza dei padroni di casa, incapaci di creare problemi al Bayern. Al 26′ Xavi gira alto da pochi passi, sprecando un’occasione casuale sul genere di quelle che i blaugrana lasciavano ogni due-tre gare ai rivali. Nella ripresa il crollo. Al 49′ un rilancio sbagliato di Valdes, che provava a lanciare un contropiede, innesca l’azione di rimessa bavarese con Alaba che pesca Robben sulla destra: l’olandese s’infila nel varco lasciato libero da Adriano, arriva al vertice dell’area e qui lascia partire il solito (quanti ne avrà segnati così?) mancino a girare sul palo più lontano: 1-0. Un gol che punisce il rinvio sbilenco di Valdes, alla sua partita numero 100 in Champions e 499 con la maglia del Barcellona. Dopo il mancato rinnovo, il portiere sarà il primo dei partenti a fine stagione.
Tra il 55′ e il 65′ Vilanova toglie sia Xavi che Iniesta, quasi a volergli risparmiare l’agonia di un finale già scritto. Il Barca è talmente confuso e privo di mordente che inizia ad affidarsi ai lanci lunghi. Forse bisognerebbe introdurre il ko tecnico anche nel calcio. Il Bayern, quasi senza volerlo, è costretto a infierire su un avversario incapace di reagire e neppure di difendersi. Ribery al 72′ provoca l’autogol di Piqué e quattro minuti più tardi serve sul secondo palo un assist a Thomas Muller che mette dentro il 3-0 finale.
Bello lo spettacolo offerto dai tifosi del Barcellona, che restano nello stadio sino alla fine per omaggiare i vincitori e gli sconfitti (che comunque tra qualche settimana si potranno fregiare del titolo di campioni di Spagna). Il Bayern da mesi è la squadra più forte del mondo, anche se a Wembley se la vedrà col Borussia Dortmund, l’unica in grado di poterla sconfiggere. La prossima finale dell’Uefa Champions League 2012-13 ripropone al massimo livello continentale quella che negli ultimi tre anni ha rappresentato la sfida al vertice del calcio tedesco: il sorpasso della Bundesliga sulla Liga è nei fatti e i successi di Bayern e Borussia su Barcellona e Real Madrid erano prevedibili e già in sede di sorteggio ci eravamo sbilanciati in questo senso.
La prossima finale di Champions ripropone al massimo livello continentale quella che negli ultimi tre anni ha rappresentato la sfida al vertice del calcio tedesco. Il Borussia col suo gioco spumeggiante e irriverente rappresenta l’antitesi alla perfetta solidità del Bayern, capace di trasformare in soldati fedeli alle consegne anche giocatori estrosi come Ribery, Robben o Muller. Il 7-0 complessivo rifilato al Barcellona è il miglior riconoscimento possibile al lavoro di Jupp Heynckes, costretto a lasciare la panchina a Pep Guardiola al termine di una stagione in cui ha già vinto (matematicamente) la Bundesliga, e si è qualificato per le finali di Coppa di Germania e Champions (terza volta in quattro anni). Lasciare un tris in eredità a Guardiola sarebbe la vendetta perfetta su una dirigenza così proiettata sul futuro da lasciarsi sfuggire l’incredibile presente. Cosa potrà fare di meglio Guardiola in termini di gioco e di risultati? ECL EUROPA
UEFA Champions League 2012-13 / Ritorno Semifinale – Barcellona, stadio Camp Nou
BARCELLONA-BAYERN MONACO 0-3 (0-0)
Barcellona: Valdes, Dani Alves, Adriano, Piqué, Bartra (87′ Montoya), Fabregas, Iniesta (65′ Thiago), Xavi (55′ Sanchez), Song, David Villa, Pedro. All. Vilanova
Bayern Monaco: Neuer, Lahm (77′ Rafinha), Van Buyten, Boateng, Robben, Schweinnsteiger (67′ Luiz Gustavo), Ribery, Javi Martinez (74′ Tymoshchuk), Alaba, Mandzukic, Muller. All. Heynckes
Arbitro: Skomina (Slovenia)
Marcatori: Robben 48′, Piqué 72’aut, Muller 76′
Ammoniti: Dani Alves, Piqué, Robben
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