Mauro Icardi (Inter)
Mauro Icardi (Inter)
Mauro Icardi (Inter)

Quarantotto anni fa era una finale di Coppa Campioni, ora poco più di un preliminare di Europa League. Ma Celtic-Inter resta l’accoppiamento più affascinante tra gli otto regalati dal sorteggio di Nyon per i sedicesimi di Europa League (che qui potrete seguire in diretta con la tecnologia «streaming data»).

Quelle che negli anni Sessanta erano due superpotenze del calcio europeo, hanno subito un netto ridimensionamento. Gli Hoops continuano a vincere in patria, grazie anche alle disavventure finanziarie dei Rangers, ma non raggiungono una finale europea dal 2003 in Uefa, sconfitti 3-2 ai supplementari dal Porto a Siviglia. L’Inter invece al momento fatica anche in patria, sebbene nel 2010 i nerazzurri vinsero sia la Champions che il Mondiale per club. In entrambi i casi il bis di quegli exploit al momento non è nemmeno ipotizzabile.

Sull’asse Glasgow-Milano resta però tanto blasone: l 19 (andata al Celtic Park) e il 26 febbraio (ritorno al Meazza) si confrontano due club che hanno contribuito a scrivere la storia di questo sport. Bianconeri scozzesi e nerazzurri italiani si sono incontrati già tre volte in Europa, in sfide sempre memorabili. Nel 1967 il calcio arrembante degli scozzesi allenati da Jock Stein ebbe la meglio sul catenaccio di Helenio Herrera, vincendo quella che resta ancora la loro prima e unica Coppa dei Campioni. Quel giorno tutta la città di Glasgow era davanti alla tv per seguire le gesta dei Ronnie Simpson, Jimmy ‘Jinky’ Johnstone, Bobby Lennox (per citare alcuni dei più celebri). I Bhoys batterono l’Inter 2-1 all’Estadio Nacional di Lisbona, e per questa ragione i calciatori vengono tuttora ricordati come Lisbon Lions (i Leoni di Lisbona). Cinque anni più tardi, sempre in Coppa dei Campioni, la Beneamata si prese la rivincita eliminando il Celtic ai calci di rigore (5-4) dopo due pareggi a reti inviolate.

A quasi mezzo secolo da quelle sfide sarà nuovamente Celtic-Inter, che stavolta però non vale il titolo di Campione d’Europa né porterà a giocarselo. Resta un’attesa febbrile tra i tifosi Biancoverdi, che vedono nella doppia sfida contro la formazione di Mancini la possibilità di riscattare una stagione che finora non ha regalato soddisfazioni. I Bhoys, hanno vinto a mani basse le ultime tre edizioni della Scottish Premier League. In questa edizione del campionato scozzese, che li porterebbe al 46° titolo, stanno incontrando parecchi imprevisti sulla loro strada, anche se alla lunga avranno la meglio sulle avversarie (l’Aberdeen su tutte). La stagione europea degli uomini allenati dal norvegese Ronny Deila è cominciata con la sconfitta nei preliminari di Champions League con il Maribor, ma i Biancoverdi erano già stati superati dal Legia Varsavia, prima che la UEFA ribaltasse le sorti del match d’andata da 4-1 in favore dei polacchi a 0-3 per il Celtic (il Legia schierò un giocatore squalificato). Retrocessi in Europa League, i Celts si sono classificati secondi alle spalle del Salisburgo, qualificandosi per la fase ad eliminazione diretta. Per l’Inter, dunque, lo scoglio scozzese non appare insuperabile e i rinforzi del mercato invernale potranno risultare molto utili. Mancini dovrà però fare una scelta tra Podolski e Shaqiri: infatti, secondo la normativa vigente, solo un nuovo giocatore che ha già partecipato ad una competizione europea può essere aggiunto alle liste Uefa (l’elvetico appare favorito). I nerazzurri paiono avvantaggiati, con la speranza di arrivare a Varsavia e conquistarsi il biglietto per ritornare tra le grandi d’Europa. LECHAMPIONS EUROPA

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