La Coppa di Francia prende avvio a settembre con le sole squadre di CFA2, che rappresenta quindi il gradino più basso della piramide calcistica della Federcalcio francese. Nel turno successivo c’è l’ingresso delle formazioni di CFA, poi altri tre turni precedono l’entrata in scena delle squadre di Ligue 2 e solo ai trentaduesimi, al settimo turno, scendono in campo le rappresentanti della Ligue 1. Il Chambéry ha già superato nove turni: negli ultimi tre ha fatto fuori i finalisti della scorsa edizione del Monaco; il Brest nei sedicesimi; e adesso, negli ottavi, il Sochaux. E qui in casa, davanti ai 3500 tifosi del piccolo stadio Comunale di casa, la cavalcata vincente sembrava arrivata al capolinea: dopo aver chiuso il primo tempo in svantaggio grazie al gol del nigeriano Ideye al 21′, i savoiardi ribaltavano il risultato nella ripresa con le reti di Tissot-Rosset al 61′ e di Yahia Bey al 71′. “Noi ci siamo rilassati dopo il gol. Ma loro nel secondo tempo hanno meritato” è stato il commento del presidente del Sochaux Alexandre Lacombe. I dilettanti del Chambéry sono appena la quinta formazione di CFA2 a raggiungere i quarti di finale, dopo l’Arras (nel 1949), il Rouen (1999), il Schiltigheim (2003) e il Carquefou (2008). Ma nessuna di queste era stata capace di estromettere tre squadre di Ligue 1.
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