La Champions per rilanciarsi dopo le delusioni in campionato. Tema comune a molte grandi.
Il programma della seconda giornata si apre a Mosca con la sfida tra Spartak e Zilina. I russi di Valery Karpin, quinti in campionato con 17 punti di ritardo dalla capolista Zenit, puntano sulla vena dell’ex Celtic Aiden McGeady per superare la formazione ceca, superata 4-1 in casa dal Chelsea nella prima giornata.
La reazione esagerata di Jose Mourinho, che abbandona la conferenza stampa offeso per le troppe domande sulla mancata convocazione di Pedro Leon (“Mica stiamo parlando di Maradona”), anima la vigilia di Auxerre-Real Madrid. Gli scatti del portoghese, come spesso capita, rendono interessante una partita dal pronostico in apparenza scontato. La curiosità è vedere che Real andrà in campo: quello travolgente ammirato contro l’Ajax nella prima giornata o quello macchinoso e prevedibile visto finora nella Liga?
Il Bayern Monaco, sconfitto in casa 2-1 in Bundesliga dalla capolista-rivelazione Mainz, affronta la trasferta di Basilea con la fiducia di chi vede nella squadra svizzera lo sparring partner ideale per riscattare immediatamente le disavventure domestiche. I tre punti non dovrebbero sfuggire alla squadra di Van Gaal.
Chiamato al riscatto anche il Chelsea che, dopo aver subito la prima sconfitta in campionato contro il City di Roberto Mancini, ospita a Stamford Bridge l’Olympique Marsiglia dell’ex Didier Deschamps, che con la maglia del Chelsea aveva vinto nel 2000 la FA Cup e che per sei mesi alla Juventus era stato allenato proprio da Ancelotti. Nel 2004 l’allenatore transalpino era anche stato stato contattato da Roman Abramovich assieme a Jose Mourinho e Sven Goran Eriksson per prendere il posto di Claudio Ranieri. La scelta del magnate russo era poi caduta sullo Special one. Ancelotti, che dovrà fare a meno di Frank Lampard, Salomon Kalou e Yossi Benayoun, punta sulla grande condizione di Anelka per riprendere a vincere.
Lo Sporting Braga ospita lo Shakhtar Donetsk con la speranza di cancellare il 6-0 subito dall’Arsenal nella prima giornata. Punteggio così severo e definitivo da condannare i portoghesi al ruolo di cenerentola del girone. I gunners, anche loro sconfitti in casa in campionato, affrontano la trasferta di Belgrado contro il Partizan senza gli infortunati Vermaelen, Diaby, Fabregas, Van Persie, Walcott, Ramsey e Almunia. Per il portiere nessuna esclusione tecnica (Wenger era intenzionato a confermargli fiducia nonostante le due papere contro il West Bromwich) ma un semplice infortunio che potrebbe spalancare a Fabianski la possibilità di conquistare il posto da titolare in pianta stabile. Anche se le voci di mercato danno per certo l’arrivo a gennaio di un nuovo numero uno: Shay Given o Federico Marchetti i nomi su cui punta Wenger. ECL
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