Il calcio avveniristico del Barcellona contro quello più tradizionale e granitico del Chelsea. Una sfida di filosofie e di stili che al Camp Nou aveva premiato la squadra di Hiddink e che viene riproposta stasera a Stamford Bridge.
Dopo il pari a reti bianche dell’andata, i londinesi ospitano i catalani per decidere chi affronterà il Manchester United nella finale di Roma del 27 maggio. Ci sarà un Manchester United-Chelsea bis oppure la sfida stellare tra i campioni dei Red Devils e il super Barcellona dei cento gol in campionato?
Si pensava che la qualificazione potesse essere decisa già nel match di sette giorni fa al Camp Nou, ma il catenaccio di Hiddink ha retto l’urto blaugrana, sfiorando addirittura il colpaccio con un contropiede di Drogba sventato da una doppia parata di Victor Valdes. I prossimi campioni di Spagna (19esimo titolo nazionale ormai in cassaforte con il vantaggio di sette punti in classifica sul Real Madrid travolto sabato scorso 6-2 al Bernabeu) per l’ostica trasferta inglese hanno più di un problema in difesa: il capitano Puyol è squalificato, il messicano Marquez infortunato. La coppia centrale dovrebbe essere composta dal giovane Pique e dall’uruguayano Caceres. Dubbi in attacco perché Thierry Henry, pur aggregato alla squadra, è uscito malconcio dal derby di Spagna e rischia di accomodarsi in panchina, lasciando il posto in attacco a Bojan o all’ex blues Gudjohnssen nel tridente con Messi e Eto’o. Nonostante queste importanti defezioni il Barcellona ha il vantaggio di poter staccare il biglietto per Roma anche con un pari con gol. I padroni di casa infatti dopo la gara di ‘contenimento’ in terra catalana oggi dovranno rischiare di più davanti al proprio pubblico e l’accorgimento tattico non sarà lo stesso pur con la consapevolezza che consegnarsi agli spagnoli potrebbe essere molto pericoloso. Il ct olandese potrebbe utilizzare sulla sinistra Anelka in appoggio di Drogba sacrificando uno tra Ballack e Obi Mikel (più probabile). In difesa rientra Ashley Cole, con Bosingwa (francobollo sul fuoriclasse argentino al Camp Nou) che ritorna al suo ruolo naturale di cursore di destra. Probabile che Guardiola confermi Messi in posizione di centravanti con Eto’o a destra, così come accaduto al Bernabeu. Il tecnico catalano aveva giustificato il cambio di posizione proprio dopo l’esito della gara di andata contro il Chelsea: «Sulla fascia, se l’arbitro non interviene, Leo viene picchiato e di fatto escluso dal gioco. In posizione centrale almeno ci procuriamo qualche punizione in più e anche i difensori stanno più attenti». Su il sipario e fateci divertire. ECL
I commenti della vigilia
Guus Hiddink (allenatore Chelsea): “Dopo la partita del Camp Nou ho dormito pochissimo. Per una settimana ho tenuto sul mio comodino una penna e dei fogli di carta, così di notte mi segnavo le idee per la partita. E’ evidente che il Chelsea è forte e che i giocatori sono molto motivati. Lo hanno già dimostrato nelle precedenti edizioni della Champions League, ma questi giocatori non hanno altri cinque o sei anni per sfruttare un’opportunità simile. Per molti giocatori questo sarà l’ultimo appuntamento per poter realizzare le proprie ambizioni. Dobbiamo giocare sia con il cuore che con la testa. Il Barcellona è la squadra più forte d’Europa e va affrontato con molte concentrazione, perché il più piccolo errore può rivelarsi decisivo. D’altro canto non si può giocare senza coinvolgimento emotivo, perché questo limiterebbe la prestazione in campo. Se riesci a unire le due cose puoi giocare una gran bella partita. Abbiamo una preziosa opportunità di arrivare in finale e questo è ciò che io e la squadra stiamo sognando. Credo fermamente che l’occasione sia di quelle da non lasciarsi sfuggire e manderò in campo una squadra in grado di vincere la gara”.
Pep Guardiola (allenatore Barcellona): “Mi è sembrato giusto l’atteggiamento del Chelsea al Camp Nou, hanno giocato bene e hanno ottenuto un risultato positivo. Adesso vedremo che ripercussioni avrà sull’intero confronto. Cercheremo di imporre il nostro gioco e di andare in gol. Non eviteremo il contatto fisico, ma sappiamo che se affronteremo il Chelsea solo su questo piano gli faremmo un favore. Il Chelsea gioca con grande intensità, ti mettono sotto pressione. Se perdono la palla fanno di tutto per riconquistarla. Se ci trovassimo alla vigilia di una partita di minore importanza i giocatori potrebbero sentirsi troppo fiduciosi, ma sanno benissimo che sarà una gara molto difficile, al cospetto di milioni di telespettatori. Abbiamo un’occasione d’oro per arrivare in finale e stanotte sia io che i miei giocatori ci addormenteremo sognando questa impresa. Dirò chiaramente ai miei giocatori che il Chelsea scenderà in campo per disputare la partita della vita e dovranno, quindi, essere preparati a ciò che li attende”.
Champions League 2008-09 / Semifinale di ritorno – Londra, Stamford Bridge
Chelsea: Cech, Alex, Ivanovic, Terry, Bosingwa, Essien, Ballack, Lampard, Malouda, Obi, Drogba. All. Guus Hiddink
Barcellona: Valdes, Dani Alves, Puyol, Piquè, Abidal, Tourè, Xavi, Iniesta, Henry, Messi, Eto’o. All. Pep Guardiola
Arbitro: Tom Henning Ovrebo (NOR)
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