Nessuna sorpresa nelle ultime due gare di ritorno dei quarti di finale della Coppa Libertadores 2014. Le gare di andata avevano già ‘indirizzato’ le sfide e, dopo le qualificazioni di San Lorenzo e Nacional Asuncion, in semifinale sono quindi arrivate anche Defensor Sporting e Bolivar. Semifinali impensabili a inizio torneo e orfane delle grandi che prima gli ottavi di finale poi appunto i quarti hanno pian piano ‘annullato’. Dal Gremio al Velez Sarsfield, dai campioni in carica dell’Atletico Mineiro (Ronaldinho a un passo dall’addio) al Cruzeiro dell’ex romanista Julio Baptista fino al Lanus. Una durissima selezione cominciata già nella fase a gironi con le premature eliminazioni di Botafogo, Universidad Chile, Newells Old Boys e Independiente Santa Fé. Ma veniamo ai match della notte tra giovedì e venerdì dove l’Atletico Nacional (giustiziere dei campioni uscenti) come previsto non è riuscito a ribaltare il pesantissimo 0-2 con cui aveva perso il match della scorsa settimana contro gli uruguaiani di Fernando Curutchet. E allo stadio Luis Franzini di Montevideo è stato nuovamente decisivo il non più giovanissimo ma sempre affidabile bomber di scorta Nicolas Olivera. Il 35enne attaccante, come già fatto in Colombia nei primi 90′, entra in campo nella ripresa e non perdona. A Montevideo sostituisce Alonso al 67′ e all’ultimo minuto di gioco sigla la più facile delle reti depositando in rete il passaggio di Pais con Armani impotente e lasciato solo dalla difesa completamente sbilanciata in avanti alla disperata ricerca del gol che non è arrivato. In semifinale il Defensor se la vedrà contro i paraguaiani del Nacional Asuncion, il terribile ‘vecchietto’ è pronto.
Uno a zero è stato anche il risultato con cui il sorprendente Bolivar ha battuto e eliminato dalla Libertadores il Lanus. La squadra allenata dallo spagnolo Azkargorta, dopo aver messo in cascina un prezioso 1-1 esterno nella gara di sette giorni fa, tra le mura amiche dello stadio Hernando Siles ha piegato la resistenza degli argentini in extremis grazie a Arce. Il 29enne attaccante di casa è stato bravo a fare centro al termine di un’azione che aveva visto il palo negare la gioia del gol a Yecerotte con Marchesin battuto. Grandissima delusione per gli uomini di Barros Schelotto (al 59′ rosso diretto per Izquierdoz) che fanno il mea culpa per non aver sfruttato meglio il match casalingo. Gioia indescrivibile per i boliviani che raggiunta una storica semifinale non vogliono smettere di sognare. Il San Lorenzo, prossimo avversario, è avvisato. Ma ora spazio ai Mondiali brasiliani, la Champions sudamericana ritornerà il 23 luglio. LECHAMPIONS AMERICA
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