

Un altro 1-0. La Juventus ha perso con lo stesso risultato della gara di andata contro il Deportivo La Coruna: un gol di Pandiani, che ha sfruttato al meglio un errore del connazionale Montero, ha chiuso la contesa già nel primo tempo. A quel punto sarebbero serviti tre gol, proprio come contro il Brescia tre giorni prima. Ma, con la Juve di questi tempi (fragile, fiacca, timorosa), le direzioni di gara hanno un peso determinante sui risultati. E l’arbitraggio di ieri, Di Vaio fermato cinque volte per fuorigioco inesistente, era ben altra cosa da quello di pochi giorni prima, che aveva rivitalizzato i bianconeri con un rigore generoso e un gol concesso sebbene viziato da fuorigioco (di Di Vaio, chi di spada…).
La disfatta diventa inevitabile se a questo si aggiungono gli infortuni di Del Piero, sostituito da Miccoli all’8′, e di Lippi, che per 45 minuti ha schierato davanti alla difesa Legrottaglie per limitare Valeron, finendo invece per limitare ulteriormente il già limitato apporto offensivo dei centrocampisti juventini. Davids, seppur in fase calante, serviva ancora molto a questa squadra. Ora alla Juventus restano coppa Italia e campionato. E la prospettiva di dover procedere a una rifondazione senza soldi. Si potrà partire dal giovanissimo Chiumento, che ieri ha fatto il suo esordio. Pochi palloni giocati, abbastanza per ricordare un giovanissimo Del Piero: dribbling, velocità e controllo di palla. Si riparte da lì.
L’altra grande sorpresa della serata europea arriva dall’Old Trafford, dove il Manchester United di sir Alex Ferguson si è visto annullare dall’arbitro il 2-0 di Paul Scholes, già autore del provvisorio vantaggio, e poi raggiungere dal Porto di Jose Mourinho al 90′ con Costinha. La mezza papera di Howard che ha consentito ai portoghesi di andare in gol fa il paio con quelle dell’anno prima di Barthez contro il Real, che erano costate il posto al portiere francese e il passaggio del turno ai red devils. La storia si è ripetuta: a beneficarne stavolta i Dragones.
Lo zero a zero basta al Chelsea di Claudio Ranieri per passare il turno dopo la vittoria nel match di andata contro lo Stoccarda. Poche emozioni e tutte concentrate nel finale: palo di Gronkjaer e parata di Cudicini, che porta a 501 minuti il record di imbattibilità in Coppa.
Un gol del brasiliano Juninho regala l’1-0 all’Olimpique Lione, che ripete così il risultato dell’andata e elimina la Real Sociedad. Per gli spagnoli stagione da dimenticare. LECHAMPIONS EUROPA