Quella del Liverpool è la prima eliminazione eccellente.
Vincere 1-0 in Ungheria contro il Debrecen grazie a un gol di David Ngog non è una dote sufficiente per poter accampare scuse e rimpiangere la possibilità di giocarsi ad Anfield gli ottavi, nello scontro diretto contro la Fiorentina. Il girone E era uno dei più facili e i reds hanno fallito miseramente la qualificazione con una partita ancora da giocare, in virtù del successo viola sul Lione. In campionato le cose non vanno meglio e anche i sostenitori più accaniti hanno difficoltà a sostenere la permanenza di Rafa Benitez alla guida della squadra. La cessione di Xabi Alonso è stata subita dal tecnico spagnolo ma la scelta di acquistare un giocatore rotto come Alberto Aquilani e di continuare a puntare su mediocrità come Insua e Lucas o, peggio ancora, Ngog è tutta sua. La corsa europea per i reds prosegue ora nei sedicesimi di Europa League, la possibilità di diventare i primi vincitori della manifestazione è tutto quel che rimane, assieme alla FA Cup, a Gerrard e compagni per salvare una stagione che nessuno poteva immaginare così negativa. Il direttore generale del Liverpool Christian Purslow ha assicurato che non è previsto alcun cambio in panchina: “Benitez ha firmato pochi mesi fa un contratto di cinque anni. Non è certo in agenda un avvicendamento. Non possiamo cambiare i piani in base a un gol mancato o segnato all’ultimo minuto”.
I Rangers Glasgow, autentica delusione del gruppo G, salutano l’Europa. Nessuno toglierà l’ultimo posto ai campioni di Scozia, che hanno perso ad Ibrox Park 2-0 contro lo Stoccarda. Dopo 16 minuti i padroni di casa erano già in svantaggio: un’incursione dell’ex Arsenal e Barcellona Alexander Hleb metteva Pavel Pogrebnyak in condizione di battere a rete da pochi passi ma la svirgolata diventava un assist per Sebastian Rudy che siglava così l’1-0. Boyd mancava di testa il pareggio e l’ex viola Kuzmanovic, sempre di testa, superava per la seconda volta McGregor. La squadra allenata da Marcus Babbel ha confermato di avere ancora diversi problemi da risolvere ma molti meno rispetto a quelli che affliggono la formazione di Walter Smith, imbarazzante a questi livelli. Continua a entusiasmare invece l’Unirea Urziceni che grazie all’aiuto di pali e traverse è sopravvissuto nel primo tempo alla furia del Siviglia, per poi capitalizzare al meglio l’autogol-regalo di Dragutinovic allo scadere della prima frazione. Se non perderà lo scontro diretto con lo Stoccarda in Germania nell’ultima giornata, la squadra di Petrescu riuscirà nell’impresa di conquistare gli ottavi alla sua prima partecipazione.
Nel gruppo H l’Arsenal dà spettacolo contro lo Standard Liegi e conquista gli ottavi con un netto 2-0. I gunners hanno dominato. Stranamente il gol di Nasri al 35′ arriva su contropiede ma in quel momento gli uomini di Wenger erano in inferiorità numerica: Arshavin a bordo campo e Gallas appena rientrato, dopo un involontario quanto duro scontro di gioco che ha messo contemporaneamente ko il russo e il francese. Il raddoppio arriva nei minuti di recupero del primo tempo con un tiro di Denilson da oltre 30 metri, calciato quasi da fermo. Nota stonata della serata per Wenger l’infortunio di Gibbs: il giovane terzino inglese ha riportato una frattura al metatarso sinistro. L’Olympiacos strappa lo 0-0 ad Alkmaar e si avvicina alla qualificazione: alla squadra di Zico basterà non perdere in casa contro l’Arsenal o accontentarsi di un pari o una sconfitta dello Standard Liegi contro l’AZ.
Il gruppo F si conferma il più equilibrato. Tutte hanno ancora la possibilità di passare il turno. Il Barcellona dopo il 2-0 sull’Inter affronterà la trasferta di Kiev sapendo di potersi accontentare di un pari. Il Rubin Kazan che sotto la neve non è andato oltre lo 0-0 contro la Dinamo Kiev si giocherà la qualificazione a San Siro contro l’Inter. Scontro diretto che vede favoriti i nerazzurri. ECL
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