Gonzalo Higuain (Napoli)
Gervinho (Roma)
Gervinho (Roma)

Quattro pareggi e una goleada. Questo il bilancio delle cinque italiane impegnate nei sedicesimi di finale dell’Europa League 2014-15. L’inciviltà dei tifosi del Feyenoord in Piazza di Spagna e i ritardi delle forze dell’ordine italiane sia nel prevenire che nel reprimere gli atti vandalici compiuti dagli olandesi, hanno fatto da prologo alle partite di andata dei sedicesimi. In serata la Roma ha confermato di attraversare un momento difficile, non andando oltre il pari contro un Feyenoord tutt’altro che trascendentale. Il neo campione d’Africa Gervinho sblocca il risultato per i giallorossi al 22’, ma nella ripresa gli uomini di Garcia si fanno raggiungere sull’1-1 da Kazim-Richards al 55’, per poi finire tra i fischi dell’Olimpico.
Il Torino parte male contro l’Athletic Bilbao che sblocca il risultato al 9’ con Inaki Williams. Ma una doppietta di Maxi Lopez consente ai granata di chiudere la prima frazione in vantaggio. Al 73’ il 2-2 di Gurpegi regala ai baschi un pari con gol che tenterà di difendere al nuovo San Mames. Amaro in bocca anche per l’Inter a Glasgow, in uno stadio che ha regalato una cornice di pubblico degna di una finale di Champions. I nerazzurri, avanti 2-0 dopo un quarto d’ora, si fanno raggiungere sul 3-3 nei minuti di recupero dal neo entrato Guidetti, che, nonostante la panchina iniziale, si conferma il miglior attaccante del Celtic: bella e decisiva la sua girata al volo. Sotto 1-0 dopo sei minuti (raro gol di Salgado per il Tottenham), la Fiorentina pareggia al 36’ con Basanta, portando via da White Hart Lane un 1-1 che sa tanto di qualificazione per gli uomini di Montella.

Gonzalo Higuain (Napoli)
Gonzalo Higuain (Napoli)

L’unica vittoria italiana arriva da Trebisonda, dove il Napoli seppellisce il Trabzonspor dell’ex Benfica Oscar Cardozo, con un 4-0 che praticamente manda la squadra di Benitez agli ottavi con 90 minuti di anticipo. Il poker porta le firme di Henrique, Higuain, Gabbiadini e Zapata.
Un contestato rigore di Balotelli all’88’ dà al Liverpool l’1-0 contro il Besiktas. Ma più delle contestazioni turche, ad Anfield si sono sentite quelle dei compagni del centravanti italiano, criticato per aver tolto la palla dalle mani del capitano di giornata Jordan Henderson, rigorista designato. In verità anche Sturridge aveva avanzata la sua candidatura, ma entrambi si sono dovuti fare da parte di fronte all’insistenza di Balotelli, che almeno ha avuto il merito di non sbagliare la conclusione. Il suo comportamento è stato però criticato da Steven Gerrard, infortunato, e presente in tribuna come telecronista per Itv: “Balotelli non si è comportato bene, doveva mostrare più rispetto per Henderson che è il suo capitano”. Nessun commento da Rodgers nel dopo gara: “Conta il risultato: 1-0 per noi è perfetto”.

Romelu Lukaku (Everton)
Romelu Lukaku (Everton)

Vincono 2-0 Wolfsburg e Dnipro Dnipropetrovsk, rispettivamente contro Sporting Lisbona e Olympiacos Pireo. Solo un gol invece nei successi di Siviglia e Ajax su Borussia Moenchengladbach e Legia Varsavia (risultato che tiene in vita le speranze del Legia di poter raggiungere la finale, che si terrà proprio a Varsavia). Un gol di Hulk al 63’ dà allo Zenit il successo sul campo del Psv Eindhoven; più larghi i successi esterni del Club Brugge (3-1 in Danimarca sull’Aab) e dell’Everton (4-1 sugli svizzeri dello Young Boys, con tripletta di Romeu Lukaku). Vincono 2-1 il Villareal sul Salisburgo e il Guingamp sulla Dinamo Kiev. Gli ucraini non dimenticheranno l’arbitro sloveno Vincic: i ragazzi di Rebrov, dopo essere passati in vantaggio al 19’ con Veloso, finiscono il primo tempo in 9 per le espulsioni di Yarmolenko e di Belhanda (entrato in campo tre minuti prima per Sydorchuk; al 72’ e al 75’ l’uno-due di Beauvue e Diallo che dà il successo ai transalpini. Reti inviolate tra Anderlecht e Dinamo Mosca. LECHAMPIONS EUROPA

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