Perdere 2-0 contro il Bayern di questi tempi è impresa dura per chiunque. I vicecampioni d’Europa hanno parecchi problemi, ma la Roma decisamente di più.
Il 5-1 rimediato dai giallorossi in campionato a Cagliari, che seguiva lo 0-0 interno col Cesena e la sconfitta in Supercoppa italiana con l’Inter, confermano che si tratta di difficoltà tutt’altro che casuali. La squadra di Ranieri, che nella seconda metà dello scorso campionato aveva entusiasmato per aver saputo combinare l’abituale fluidità offensiva con una improvvisa solidità difensiva, sembra confusa, nervosa, quasi stanca. Siamo solo a inizio stagione ma è come se i giallorossi stessero ancora smaltendo le fatiche dello scorso campionato. E se Julio Sergio e Juan anche a Monaco hanno mostrato una condizione eccellente, la cifra comune al resto della squadra è l’appannamento: fisico per alcuni, mentale per altri. Che la squadra sia sfiduciata al punto da non poter nemmeno pensare di giocare per la vittoria lontano dall’Olimpico se ne è accorto lo stesso Ranieri. Il tecnico romano forse ha la colpa di aver assecondato questo stato d’animo, scegliendo per la trasferta bavarese un assetto fin troppo prudente: 4-4-2 con Brighi e Perrotta sulle fasce a sostenere in mediana il duo Pizarro-De Rossi. Una rinuncia alle ali e alla ricerca della linea di fondo. Scelta che ha condannato a un’inferiorità numerica permanente nella morsa difensiva tedescaTotti e Borriello (suo l’unico tiro in porta, respinto da Butt); liberato le discese di Lahm; e di fatto consegnato il pallone agli avversari già nel prepartita: alla lettura delle formazioni il messaggio era evidente ‘fate voi la gara’. E il Bayern l’ha fatta. Solo un grande Julio Sergio e l’opacità di Olic in avanti hanno permesso ai giallorossi di arrivare a dodici minuti dal termine sullo zero a zero. Un risultato che avrebbe certamente dato morale a Ranieri e ai suoi. E invece Muller al 78′ realizza al volo uno splendido gol (per superare l’estremo difensore giallorosso serviva qualcosa di eccezionale), bissato cinque minuti più tardi da un guizzo da goleador nato di Miroslav Klose, evidentemente seccato dalla scarsa considerazione che Van Gaal continua a riservargli. Anche il tecnico olandese ha da lavorare: senza Ribery e Robben la monotonia della manovra è imbarazzante e solo la fortuna di trovarsi nel girone più debole (Cluj e Basilea sono davvero poca cosa) assicura a lui e Ranieri il tempo necessario per rimettere Bayern e Roma nella giusta carreggiata. ECL

UEFA Champions League 2010-11 Fase a gironi / Monaco, Allianz Arena

BAYERN MONACO-ROMA 2-0 (0-0)

BAYERN MONACO: Butt; Lahm, Van Buyten, Badstuber, Contento; Van Bommel, Schweinsteiger; Mueller (82′ Pranjic), Kroos, Altintop (67′ Klose); Olic (67′ Gomez). Allenatore: Louis Van Gaal
ROMA: Julio Sergio; Rosi, Burdisso N., Juan, Cassetti; Brighi, Pizarro, De Rossi, Perrotta; Borriello, Totti (79′ Menez). Allenatore: Claudio Ranieri

Arbitro: Lannoy (Francia)
Reti: Muller 78′, Klose 83′
Ammonito: Gomez

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