

Centoventi minuti e quattro rigori impeccabili danno l’Europa League al Siviglia, condannando il Benfica all’ottava sconfitta in una finale europea, l’ultima lo scorso anno contro il Chelsea di Benitez. E i ko in finale arrivano a nove se si considera anche l’Intercontinentale persa col Santos di Pelè.
Più del trionfo spagnolo, che verrà completato dal derby di Madrid nella finale di Champions, colpisce proprio la maledizione che ormai da oltre mezzo secolo sembra accompagnare le Aquile portoghesi in ogni finale internazionale. Il Benfica non poteva certo interrompere il digiuno continentale nell’anno in cui sono venuti a mancare i grandi Eusebio e Mario Coluna.
Nella bellissima cornice di uno Juventus stadium addobbato a festa per la serata che doveva celebrare il primo trionfo europeo della Juve targata Conte, l’elefante nella stanza erano i campioni d’Italia, eliminati in semifinale proprio dal Benfica.
Coi bianconeri confinati in tribuna nella “finale di casa”, e rappresentati da un Antonio Conte impegnato a scambiare opinioni con Alex Ferguson (sulla futura destinazione?), sul terreno di gioco c’era spazio solo per Siviglia e Benfica, entrambe alla caccia del terzo sigillo europeo (due coppe Uefa per gli andalusi, due Coppe Campioni per i lusitani). Per il Benfica al tris poteva aggiungersi un poker: gli uomini di Jorge Jesus dopo aver già messo al sicuro campionato e coppa di Lega, e essersi qualificati per la finale di Coppa del Portogallo, erano chiamati a vincere a Torino per puntare alla storica quaterna. Traguardo sfumato, ancora una volta, sul filo di lana.
Il primo tempo è intenso e equilibrato, con il Siviglia che si rivela sorprendentemente la più pericolosa delle due. Questo almeno sino alla fine della frazione, quando il Benfica ha ben tre palle gol: Maxi Pereira e Rodrigo sfiorano il vantaggio portoghese ma Beto è bravo a respingere le due conclusioni; poi è Gaitan a mangiarsi l’1-0 nell’ultimo minuto di recupero, mancando la conclusione a tu per tu con Beto. Epilogo sfortunato per i portoghesi che al 25′ erano stati costretti a sostituire Sulejmani con Andre Almeida. In avvio di ripresa il Benfica manca due occasioni ancora più ghiotte, se possibile, con Lima e Rodrigo. E per le Aquile inizia ad affiorare la paura dell’ennesima finale continentale persa. Al 59′ il Siviglia si affaccia in contropiede per la prima volta nella ripresa ma Bacca spreca malamente, imitato pochi minuti dopo da Reyes: le occasioni sprecate sono il leit motiv della serata. Al 71′ è Lima a farsi anticipare al momento della battuta a rete, vanificando un bellissimo contropiede del Benfica. All’84’ Beto è bravo a deviare sopra la traversa un bel destro dai venti metri di Lima, mentre pochi secondi dopo esce a vuoto ma è graziato da Garay che di testa manda alto a porta vuota e si ripete al 92′ con una mezza girata dal centro dell’area che avrebbe chiuso la partita. Si va invece ai supplementari e al 100′ Carlos Bacca, dopo una fuga di 50 metri, entra in area e spara un destro sul palo più lontano ma manca la porta di pochi centimetri. A decidere la finale dell’Europa League 2013-14 sono i calci di rigore, con Cardozo e Rodrigo che calciano malissimo e invitano alle parate Beto (che alla fine sarà l’unico portoghese in campo a festeggiare), vanlficando così le perfette conclusioni di Lima e Luisao. Il tiro decisivo porta la firma dell’ex Psg Gameiro che sigla il quarto rigore su quattro per il Siviglia. Gli andalusi conquistano l’Europa League, mentre per il Benfica la maledizione continua, come promesso da Bela Guttmann: “Senza me non vincerete più per almeno 100 anni”. LECHAMPIONS EUROPA
UEFA Europa League 2013-14 – Finale / Torino, Juventus Stadium
SIVIGLIA-BENFICA 0-0 (4-2 dcr)
Siviglia: Beto, Pareja, Fazio, Daniel Carrico, Coke, Alberto Moreno, M’Bia, Rakitic, Vitolo (110′ Diogo Figueiras), Reyes (78′ Marin, 104′ Gameiro), Bacca. All. Unai Emery
Benfica: Oblak, Luisao, Garay, Pereira, Siqueira (99′ Cardozo), Amorim, Gaitan (119′ Cavaleiro), Gomes, Sulejmani (25′ Almeida), Lima, Rodrigo. All. Jorge Jesus
Arbitro: Brych (Germania)
Ammoniti: Fazio, Coke, Moreno; Siqueira, Almeida. Sequenza rigori: Bacca gol, M’Bia gol, Coke gol, Gameiro; Lima gol, Cardozo sbagliato, Rodrigo sbagliato, Luisao gol
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