Cotonsport Garoua e Al Hilal Omdurman sono le vittime più illustri delle gare di ritorno degli ottavi di finale della CAF Champions League 2012. I campioni del Camerun, finalisti nel 2008, sono stati sconfitti 2-1 in casa dal Berekum Chelsea. Un gran risultato per il club ghanese, che ad appena 12 anni dalla fondazione finisce tra le 8 migliori squadre africane. Dopo il pari senza reti dell’andata, il 2-1 dei blues d’Africa è arrivato grazie ai gol del capitano Mohammed Abdul Basit e del centravanti Emmanuel Clottey, alla sesta segnatura nella competizione (capocannoniere del torneo).
Un gol di Ala’a Eldin Yousif alla mezz’ora aveva illuso l’Al Hilal, semifinalista lo scorso anno e perenne candidata al titolo, di poter passare al turno successivo. E nulla faceva presagire il contrario. Ma a dieci minuti dalla fine un colpo di testa di Karim Ali Hadji firmava l’1-1 per gli algerini dello Chlef. Nel giro di pochi minuti il 31enne rifinitore algerino passava agli occhi dei tifosi locali da eroe a sciagura: prima mancava clamorosamente il gol del raddoppio allo scadere dei regolamentari, mandando così la gara ai rigori (non sono previsti i supplementari in questa fase del torneo); dagli undici metri sbagliava l’unico penalty per la squadra di casa, che vedeva invece andare a segno Zaoui, Messaoud, Achiou e Bouhafer, mentre Careca e Fedil sbagliavano per gli ospiti. Al Hilal fuori e Chlef ai quarti per la prima volta nella sua storia.
Avanzano invece senza problemi le altre grandi. Il Mazembe difende il 2-0 dell’andata pareggiando 1-1 in casa dell’Al Merreikh: il Sudan resta così senza squadre nel torneo. Una rete per parte anche tra i campioni uscenti dell’Esperance e la Dynamos Harare, ma la qualificazione non era n discussione dopo il 6-0 tunisino di due settimane fa.
Il nome di Izu Azuka verrà ricordato come un incubo dai tifosi del Djoliba: la qualificazione dei Sunshine Stars ai danni della squadra maliana arriva infatti grazie all’1-0 firmato dalla mezzapunta nigeriana, che aveva già trovato il gol anche nell’1-1 dell’andata. A distanza di 4 anni lo Zamalek ritorna nei quarti di finale di Champions League. La squadra egiziana, costretta a giocare a porte chiuse, ha replicato anche sul terreno amico il 2-0 dell’andata contro i marocchini del Maghreb Fez: Salah al 2′ e Emam al 48′ i goleador di giornata. Un bel risultato per la squadra della capitale egiziana, che deve affrontare l’handicap ulteriore del non poter giocare in campionato, dopo la sospensione e l’annullamento del torneo in seguito alle ripetute violenze dentro e fuori gli stadi. Nell’ultima partita in programma l’altro club egiziano, l’Al Ahly, sei volte campione d’Africa, ha superato 3-1 lo Stade Malien, vincitore all’andata 1-0 con gol di Diawara all’86’. Al vantaggio ospite siglato da Oumar Kida al 17′ ha risposto nella ripresa Aboutreika con una splendida tripletta. Dopo un primo tempo trascorso in panchina, il leggendario campione egiziano è entrato nella ripresa nella speranza di dare una mano a segnare i tre gol necessari per conquistare i quarti. Il 34enne centrocampista, che aveva preannunciato il ritiro dal calcio dopo la tragedia di Port Said, ha compiuto l’impresa in solitario, realizzando il gol del pari al 54′ con una splendida punizione all’incrocio dai 25 metri, trasformando un penalty all’81’ e realizzando in mischia il gol qualificazione a tre minuti dal termine. Eterno.
Passa anche l’Etoile du Sahel, sconfitto 1-0 dall’AFAD Djekanou ma vincitore 4-1 nei primi 90 minuti. Il gol di Kouadio al 59′ garantisce al giovanissimo club ivoriano, fondato nel 2005, un’uscita di scena a testa alta e il passaggio, assieme alle altre eliminate, ai playoffs in Confederation Cup, mentre le vincenti passano direttamente ai quarti di finale di Champions League, che verranno giocati come consuetudine con la formula dei gironi all’italiana. ECL AFRICA
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