Prendere un giocatore a scatola chiusa è sempre un rischio. Soprattutto se nel pacco c’è un Bebé.
Bob Paisley aveva portato a Liverpool lo sconosciuto Ian Rush senza averlo mai visto giocare. Così come a Siviglia dovevano aver capito molto poco del già affermato centromediano Mathias Almeyda se alla presentazione lo avevano spacciato per un numero dieci. Insomma l’acquisto da parte del Manchester United del 20enne attaccante portoghese Bebé, otto milioni e mezzo di euro, non è un inedito. Anzi si inserisce in una nutrita casistica. Molto candidamente sir Alex Ferguson ha ammesso di non aver mai visto il Baby portoghese in azione. Nemmeno in video. “Mi sono fidato delle referenze del mio amico Carlos Queiroz: c’era il rischio di perderlo e abbiamo dovuto agire subito. L’abbiamo preso sulla parola per evitare lo prendessero le altre squadre che lo seguivano”.
Difficile immaginare una caccia sfrenata a un giocatore giovane ma incapace di brillare neppure nel modesto Estrela Amadora, squadra della serie C portoghese. Eppure, nonostante prestazioni così anonime da non valergli una conferma in terza serie, giusto un mese e mezzo prima di passare allo United Bebé, ormai agente libero, viene messo sotto contratto dal Vitória Guimaraes. I suoi nuovi datori di lavoro lo prendono senza bisogno di versare un centesimo alla sua ex squadra. Subito dopo viene messa in giro la voce che dietro al giocatore ci siano i principali club europei: dal Chelsea al Real Madrid. Ferguson brucia sul tempo di (presunti) rivali e versa gli otto milioni e mezzo previsti da una clausola rescissoria ancora fresca di inchiostro. La cifra incassata dal Vitória, a fronte di una spesa pari a zero, è un’operazione che rivela in modo esplicito chi detta tempi e affari nel mercato calcistico attuale. Si può credere davvero che Ferguson pensasse di aver trovato in Bebé l’erede di Rooney, Berbatov o Owen? Più facile credere si tratti di un balzello pagato per altre trattative. Perché il regista nemmeno troppo occulto dell’affaire Bebé è il procuratore portoghese Jorge Mendes. La triangolazione Estrela-Vitória-United è un colpo da maestro: Bebé, affidato alle cure di Ole Gunnar Solskjaer, al momento non è in grado nemmeno di ottenere una convocazione come panchinaro della squadra riserve. Anche per Ferguson il dubbio di aver acquistato solo un pacco è ormai certezza. ECL
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