Sorprendente tris di eliminazioni prestigiose. Accompagneranno la Samp in Europa League.
I blucerchiati – qualificati sino al 91′ dopo aver condotto per 3-0, sono stati costretti ai supplementari dal classico tiro della disperazione scagliato da Rosenberg al 92′ e poi eliminati dal gol di Claudio Pizarro al 100′ – quanto a delusione sono in buona compagnia.
A Bruxelles i 30 volte campioni del Belgio dell’Anderlecht, dopo il 2-2 dell’andata, al 53′ si ritrovano sotto 2-0 (doppietta di Cleo). A rimettere in corsa i padroni di casa ci pensa il solito gol di Lukaku (difficile per l’Anderlecht trattenere un campione così: già si sentono le sirene di Real, Arsenal, Chelsea e Manchester United), bissato al 71′ da quello di Gillet. Supplementari e poi rigori: l’estremo difensore belga Proto fa il massimo parando i tiri di Krstajic e Davidov, ma gli errori di Suarez, Biglia e Boussoufa (uno dei rigori peggio calciati della storia del calcio: la palla si impenna subito e passa oltre dieci metri sopra la traversa) regalano la qualificazione al Partizan Belgrado che dopo sette stagioni raggiunge la fase a gironi della Champions League. Curiosità: anche allora i serbi ottennero il passaggio del turno ai rigori eliminando il Newcastle di Alan Shearer.
Ancora più clamoroso l’harakiri del Siviglia contro il Braga. I portoghesi, dopo aver fatto fuori il Celtic Glasgow nel turno precedente, si sono confermati contro gli spagnoli, che da anni contendono a Valencia e Atletico Madrid il ruolo di terza forza della Liga. In pochi accreditavano gli ospiti della possibilità di difendere al Sanchez Pizjuan di Siviglia l’1-0 ottenuto in casa all’andata. I portoghesi sono andati oltre, vincendo 4-3 grazie al formidabile exploit della punta brasiliana Lima. Messo in campo dal tecnico Domingos Paciencia al posto di Luis Aguiar al 55′, il 27enne attaccante acquistato in estate dal Belenenses ha segnato tre reti in 32 minuti. Al Siviglia resta l’Europa League, pochino per trattenere Luis Fabiano (a segno anche ieri).
Il Salisburgo di Huub Stevens ci ha provato sino alla fine a ribaltare il 2-3 subito in casa una settimana fa. Ma l’Hapoel di Tel Aviv ha confermato di essere una squadra ordinaria ma dai nervi saldi: passati in svantaggio al 42′ su autogol di Douglas, i padroni di casa non hanno perso la testa e anziché scoprirsi alla ricerca del pareggio hanno difeso lo 0-1 che significava comunque qualificazione. Una condotta prudente premiata nei minuti di recupero dall’1-1 siglato da Zahavi al 92′.
Alla fine solo il Basilea è riuscito a rispettare il pronostico che lo voleva netto favorito sui moldavi dello Sheriff. Vincitori all’andata per 1-0, anche nella trasferta di Tiraspol gli svizzeri hanno controllato la gara senza grossi affanni, mettendo a segno tre gol nell’ultimo quarto d’ora di gara: Streller al 74′ e doppietta di Frei all’80’ e all’87’, favorita anche dall’espulsione al 76′ del capitano locale Tarkhnishvili. Per il Basilea terza qualificazione alla fase a gironi. ECL
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