Difesa rossonera: Zambrotta, Thiago Silva, Nesta e Abate
Difesa rossonera: Zambrotta, Thiago Silva, Nesta e Abate
Maginot al Camp Nou: la difesa salva il Milan in casa del Barcellona

A volte basta poco. Al Milan, per salvare la faccia al Camp Nou, sono bastati due tiri in porta. Un gol di Pato dopo 23 secondi, uno di Thiago Silva a mezzo minuto dalla fine dell’ultimo minuto di recupero. In mezzo solo Barcellona. E nemmeno una delle migliori edizioni, ma la sua versione appannata, quella che ogni tanto fa sembrare il tiki-taka lezioso, sterile, prevedibile, statico. Proprio la mancanza di movimento è stata alla base delle difficoltà incontrate dai campioni d’Europa per scardinare la difesa di un Milan ordinato, talvolta in affanno ma mai nel panico. L’impressione è che il gol di Pato non abbia cambiato granché i piani tattici di Allegri: bunker doveva essere e bunker è stato. Nonostante la presenza contemporanea di Boateng, Cassano e Pato, l’attacco rossonero era affidato esclusivamente al centravanti brasiliano, l’unico libero da compiti difensivi. L’unico (con Nesta e Thiago Silva) che potrebbe trovare posto in questo Barcellona. L’assolo con cui il numero sette del Milan porta in vantaggio i campioni d’Italia è una gemma del tutto personale: recupera palla a metacampo, fa sembrare statue centrocampisti e difensori catalani, s’invola verso Victor Valdes, regalandosi un rigore in movimento che trasforma con freddezza spiazzando completamente il portiere blaugrana. Il Milan si chiude e non si aprirà più. Nemmeno dopo il pareggio firmato da Pedro al 36′, ma inventato da Messi nell’unico guizzo della sua gara: presa palla al limite dell’area l’argentino punta la difesa rossonera, in dieci metri ne dà cinque ad Abate e Nesta (rara smagliatura in una gara impeccabile) e dalla sinistra taglia fuori Abbiati servendo Pedrito che deve solo appoggiare a porta vuota. Iniesta “imita” Messi e si infortuna (un mese di stop): al suo posto Fabregas.
A inizio ripresa il 2-1 dei padroni di casa arriva su punizione di David Villa dai 20 metri. Nonostante lo svantaggio il Milan continua a “occupare gli spazi”, a tenere le posizioni, preoccupato innanzitutto di evitare la goleada. Quasi pago di una sconfitta di misura: così è ridotto il meglio del calcio italiano. Il Barcellona, coem spesso gli accade, non affonda ma si limita a portare a casa un successo non esaltante ma mai in discussione. I campioni d’Europa sono così tranqulli che quando l’arbitro concede due calci piazzati dalla stessa mattonella da cui Silva ha siglato il 2-1, prima Messi e poi Xavi chiedono all’ex bomber del Valencia di farsi parte perché vogliono provarci loro. Svantite le preoccupazioni e le tensioni iniziali, i blaugrana chiudono la gara con intensità e cattiveria agonistica degne di una gara di beneficienza. E al 92′ su corner di Seedorf, Thiago Silva di testa mette dentro il 2-2. Stesso risultato ottentuo da Barcellona e Milan nell’ultimo turno di campionato: i blaugrana, sopra di due reti dopo 11 minuti, si erano fatti raggiungere dalla Real Sociedad; i rossoneri, sotto di due gol contro la Lazio, erano riusciti a riprendere i biancocelesti. Trend che prosegue e che impone, a entrambe, qualche cambiamento. ECL EUROPA

UEFA Champions League 2010-11 – Fase a gironi/1a giornata – Barcellona, Camp Nou

BARCELLONA-MILAN 2-2 (1-1)

Barcellona: Valdes; Dani Alves, Mascherano, Busquests, Abidal; Xavi, Keita (67′ Puyol), Iniesta (38′ Fabregas); Pedro, Messi, Villa (84′ Afellay). Allenatore: Guardiola
Milan: Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Nocerino, Van Bommel (78′ Aquilani), Seedorf; K. Boateng (78’ Ambrosini); Pato, Cassano (62′ Emanuelson). Allenatore: Allegri

Arbitro: Atkinson (Inghilterra)
Reti: Pato 1′, Thiago Silva 92′; Pedro 36′, Villa 50′
Ammoniti: Villa, Dani Alves, Puyol; Van Bommel, Nesta

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