Se in Europa non sapevano cosa accade nel campionato italiano nelle ultime giorante di campionato, eccoli serviti. A fine gara anche un tipo tosto come Mourinho ha provato un po’ di imbarazzo. «Passare con 8 punti non è bello. Credo che meritiamo uno degli avversari più forti del sorteggio, come Barcellona o Manchester United».

Il tecnico portoghese lo aveva detto alla vigilia e lo ha confermato nel dopogara: non si può arrivare secondi in un gruppo così. L’allenatore non può essere contento di come l’Inter ha chiuso la fase a gironi: prima ad ottenere il passagio del turno, l’Inter ha perso le ultime due gare contro Panathinaikos e Werder Brema, permettendo ai greci di vincere il girone e ai tedeschi di qualificarsi in Uefa a spese della rivelazione Anorthosis. Due sconfitte che non contribuiscono a migliorare l’immagine della squadra e del calcio italiano in generale. Il sospetto di scarso impegno c’era ed è stato confermato dai risultati.

Bisogna riconoscere a Mourinho di aver provato a motivare i suoi, ricordando il dovere di chiudere al primo posto in un girone tra i più facili, se non il più facile. Così non è stato. A Brema l’Inter ha giochicchiato, non ha approfittato dell’assenza di Diego (squalificato) e nemmeno dei limiti difensivi dei padroni di casa. Il nulla.

Hanno fatto così poco i nerazzurri che alla fine il Werder ha trovato il coraggio di osare e al 62′, grazie a una presa incerta di Julio Cesar, è passato in vantaggio con Pizarro, bravissimo nel mettere dentro sulla respinta del portiere brasiliano. la firma sul raddoppio è di Rosenberg, ma il merito è tutto del gioiello Ozil, migliore in campo. A due minuti dalla fine Ibrahimovic da quasi trenta mentri mette dentro un missile, quasi da fermo. Un colpo che conferma i recenti miglioramenti dell’attaccante svedese nelle conclusioni dalla lunga distanza, ma anche la sua particolare abilità nel segnare gol spesso inutili. LECHAMPIONS EUROPA

Il tabellino

WERDER BREMA-INTER 2-1 (0-0)WERDER BREMA: Wiese; Boenisch, Fritz, Mertesacker, Prodl; Vranjes (dall’89’ Niemeyer), Frings, Hunt; Özil (dal 90′ Jensen); Rosenberg, Pizarro. All. Schaaf
INTER: Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Materazzi (dal 46′ Maxwell), Burdisso; Javier Zanetti, Cambiasso, Muntari (dal 70′ Balotelli); Quaresma, Adriano (dal 46′ Ibrahimovic), Mancini. All. Mourinho

Arbitro: Vink (Ola)
Marcatori: Pizarro al 62′, Rosenberg all’81’; Ibrahimovic all’88’
Ammoniti Frings, Muntari, Fritz, Balotelli

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