I nerazzurri cadono clamorosamente a San Siro contro il Panathinaikos ma, grazie al pareggio tra Anorthosis e Werder e alla differenza reti con le concorrenti negli scontri diretti, conquistano la qualificazione con un turno d’anticipo.
L’Inter ha perso. E’ questa la grande notizia della quinta giornata della fase a gironi. Non è importante che sia successo a San Siro. E’ eccezionale il fatto che i nerazzurri siano caduti dopo il bel successo di sabato scorso in campionato con la Juventus e contro una compagine, il Panathinaikos, decisamente inferiore all’armata che compone i campioni d’Italia. Mourinho lo aveva dichiarato alla vigilia: “Ho paura dell’Inter”. Previsione centrata. Ibra e compagni sono stati brillanti solo nel finale: assedio alla porta dei greci (prima squadra greca a vincere al Meazza contro la beneamata, rete vincente siglata da Sarriegi al 24esimo della ripresa) con in campo Ibrahimovic, Cruz, Quaresma e Balotelli contemporaneamente.
Per l’Inter è però un ko indolore: grazie al pareggio tra Anorthosis e Werder (2-2 suicidio dei ciprioti che erano avanti di due gol) e alla differenza reti con le concorrenti negli scontri diretti conquistano la qualificazione agli ottavi di finale con un turno d’anticipo. Torna in discussione invece il primo posto nel girone B e sarà la sesta e ultima giornata a deciderlo. Era necessario complicarsi la vita Inter? ECL

I commenti del dopo partita

Josè Mourinho: “Il Panathinaikos ha fatto un’ottima partita, soprattutto sul piano difensivo. E’ venuto a Milano per fare un punto e ha ottenuto di più senza rischiare nulla. Noi abbiamo giocato troppo verso il centro nella prima parte. Dopo l’intervallo ho cercato di dare più respiro al nostro gioco, ma c’era poca fiducia, poca compattezza. Abbiamo meritato di perdere e non meritiamo di essere qualificati con una giornata d’anticipo. Se in campionato siamo primi senza l’aiuto della fortuna, in Champions lo siamo proprio grazie alla buona sorte. Cosa manca all’Inter? La pressione. In Europa abbiamo bisogno di una grande partita, di un avversario che ti faccia paura, che ti faccia stare “carico” una settimana prima di giocare. La prima ad Atene, anche se il Panathinaikos (vinta 2-0) non è considerato una squadra super, era di grande responsabilità per noi, e magari se oggi siamo qualificati è proprio perché abbiamo vinto lì. Forse ci siamo convinti che il girone era diventato semplice. Per questo aspetto gli ottavi con la speranza di avere un avversario tosto, di nome, con San Siro pieno e la tensione al massimo”.
Ivan Cordoba: “Dovremo lottare a Brema. Purtroppo con questa sconfitta ci siamo complicati la vita, ma adesso è andata così, ora dobbiamo andare a Brema ed ottenere il risultato che ci serve. Calo di concentrazione? Capita a volte, tutte le partite sono diverse. Anche il Panathinaikos ha fatto un’ottima gara e dobbiamo rendere merito agli avversari. Abbiamo dato loro troppe possibilità di giocare, dovevamo gestire meglio la partita e invece non l’abbiamo fatto”.

Il tabellino

INTER-PANATHINAIKOS 0-1

Inter: Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Materazzi, Maxwell (dal 30’ s.t. Cruz); Zanetti, Cambiasso, Muntari (dal 1’ s.t. Quaresma); Figo (dal 27’ s.t. Balotelli); Adriano, Ibrahimovic. (Toldo, Burdisso, Stankovic, Mancini). All. Mourinho.
Panathinaikos: Galinovic; Nilsson, Vintra, Goumas, Sarriegi, Spiropoulos; Simao; Gabriel (dal 39’ s.t. Tziolis), Gilberto Silva, Karagounis (dal 18’ s.t. Salpingidis); Mantzios (dal 47’ s.t. Rukavina). (Tzorvas, Mattos, Ninis, Ivanschitz). All. Ten Cate.
Arbitro: Ovrebo (Nor). Assistenti Holen (Nor)-Randen (Nor).
Rete: Sarriegi al 24’ s.t.
Note: Ammoniti Galinovic (P) e Goumas (P) per c.n.r. Angoli 7-4. Recuperi: 1′ p.t., 3’s.t.

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