
Due inglesi, una spagnola, una tedesca. Queste le nazionalità delle quattro semifinaliste della prima edizione di Europa League.
L’Inghilterra si rifà parzialmente, dopo l’eliminazione nei quarti di Champions League di Arsenal e Manchester United, che ha impedito per la prima volta dopo sei anni la presenza di rappresentanti inglesi nelle semifinali della maggiore competizione continentale. Ci hanno pensato Liverpool e Fulham a salvare parte del prestigio del campionato più ricco (e indebitato) del mondo. Ad Anfield i reds hanno superato il Benfica 4-1, al termine di una prestazione che di roboante ha avuto solo il risultato finale e l’esplosione della Kop ai gol in contropiede di Lucas e Torres. Passata in vantaggio al 27′ con un colpo di testa da distanza ravvicinata di Kuyt e sopra 2-0 al 34′ grazie a Lucas servito alla perfezione da Gerrard, la squadra di Benitez ha sofferto i lusitani per metà del primo tempo e anche nella ripresa. Al 59′ il contropiede che porta al gol di Torres è da mostrare nelle scuole calcio, la partita sembra finita ma Cardozo dal limite la riapre bucando la barriera con una punizione potente ma centrale che sorprende Reina. Partita riaperta e quasi capovolta pochi istanti più tardi quando Cardozo dalla stessa posizione sfiora il palo. Brividi che si trasformano in gioia all’82’ quando Torres (terza segnatura in contropiede dei padroni di casa) sigla il 4-1 finale. Assieme al centravanti spagnolo e ai soliti Kuyt, Gerrard, Mascherano e Carragher (ritornato stabilmente ai suoi standard di eccellenza dopo un avvio di stagione molto difficile), decisive le prove di Lucas e Kyrgiakos (determinante in un paio di anticipi su Aimar e Cardozo). Nonostante il punteggio molto severo, il Benfica lascia la competizione con la certezza di riprendere il cammino europeo la prossima stagione in Champions League. Jorge Jesus sta facendo un ottimo lavoro e giocatori come Aimar, Di Maria, Saviola (ieri assente), Ramires e David Luiz sono una base eccellente per riportare questa squadra nel gotha continentale.
In semifinale il Liverpool incontrerà l’Atletico Madrid, ex squadra di Fernando Torres. I Colchoneros con lo zero a zero al Vicente Calderon hanno eliminato il Valencia in virtù del 2-2 ottenuto al Mestalla all’andata. Gara di ritorno noiosa per circa ottanta minuti, durante i quali i padroni di casa hanno impegnato Cesar in appena due occasioni. Poi nei 15 minuti finali succede di tutto: Forlan colpisce la traversa, sei minuti dopo David Villa fa lo stesso dall’altra parte del campo. Aver sfiorato il gol-qualificazione dà la sveglia agli andalusi che premono sull’acceleratore e sfiorano il gol in due occasioni con Zigic e con Navarro al 94′ su cui salva David De Gea (ancora acerbo ma grandi qualità: a 19 anni è un serio candidato a diventare il miglior portiere al mondo di questo decennio). Finisce quasi in rissa ma l’Atletico passa con pieno merito: Valencia troppo rinunciatario per poter recriminare.
L’altra semifinale sarà Amburgo-Fulham. I tedeschi hanno cancellato tutte le perplessità seguite all’immeritato 2-1 dell’andata, con una prestazione da grande squadra. L’atmosfera al Maurice Dufrasne di Liegi era da stadio sudamericano, e ne ha fatto le spese un guardalinee colpito al capo nel primo tempo da un accendino: squalifica del campo sicura e meritata. Nella bolgia l’Amburgo non ha mai perso la testa, anzi ha impartito una autentica lezione allo Standard. In vantaggio con Petric al 19′, i tedeschi incassano il pari di testa di De Camargo al 32′, per rispondere subito con un fantastico gol in rovesciata di Petric: il bomber slavo colpisce dal vertice sinistro dell’area in mezzo a due avversari, per mandare la palla nell’angolo basso alla destra di Bolat. Coordinazione e tecnica: candidatura scontata a più bel gol del torneo. Il 3-1 finale arriva al quarto minuto di recupero grazie a Guerrero, che si consola così dopo aver ricevuto cinque giornate di squalifica in Bundesliga per il lancio di una bottiglietta a un tifoso.
“Ho letto che il prezzo di Edin Dzeko è di 40 milioni di euro, e allora cosa dovremmo chiedere noi per Bobby Zamora dopo la prestazione di stanotte? Chiariamo: non vogliamo venderlo assolutamente” così Roy Hodgson ende omaggio al suo bomber che ha spianato la strada dei Cottagers verso la semifinale, portando in vantaggio il Fulham al primo minuto di gioco. Ribadendo coi fatti quel che gli inglesi dicevano alla vigilia: siamo arrivati sin qui per proseguire. Così è stato. Impegnati nella campagna europa sin da luglio, la banda di Hodgson continua a stupire. Mancato il raddoppio in almeno tre occasioni, Duff e compagni devono ringraziare il portiere australiano Schwarzer, miracoloso nel negare al Wolfsburg due gol fatti che avrebbero riaperto la gara. Per Dzeko e compagni sfuma così il sogno di un derby tedesco in semifinale, mentre resta vivo quello del Fulham di incontrare il Liverpool nella finale di Amburgo. ECL