David Beckham respinge le ‘avances’ di Calderon che lo vorrebbe anche la prossima stagione con la camiseta blanca: «Quando hanno detto che non mi avrebbero rinnovato il mio contratto ho dovuto scegliere. Con i Los Angeles Galaxy non c’è nessuna clausola che mi permetta di liberarmi».

Prima scartato poi corteggiato. Ma ormai è troppo tardi. David Beckham ringrazia ma respinge le richieste di permanenza al Real Madrid formulategli direttamente dal presidente Calderon. Dopo essere stato spedito in tribuna da Fabio Capello, l’inglese, una volta reintegrato in squadra, ha contribuito in maniera decisiva al grande rush finale delle merengues verso la conquista del titolo spagnolo (questo fine settimana gli esiti).

«Sapete tutti che ho un contratto firmato con i Los Angeles Galaxy, non c’è nessuna clausola che mi permetta di liberarmi – ha detto il centrocampista inglese in conferenza stampa -. Sono stati quattro anni incredibili al Real Madrid, ma domenica sarà l’ultima partita».

«Quando mi hanno detto che non avrebbero rinnovato il mio contratto in scadenza, ho dovuto scegliere. Andare via dal Real è una decisione difficile, so che la Spagna mi mancherà ma davanti a me ho un gran futuro. Le dichiarazioni di Calderon? Non c’è stato nessun contatto con il presidente, per nessun motivo. Pensavo che avrei potuto chiudere la carriera al Real, non è stato così, ma voglio chiarire che ho il massimo rispetto per il presidente e per Fabio Capello, uno dei migliori allenatori a livello mondiale».

Proprio verso il tecnico friulano Becks non mostra rancore: «Non lo critico. Penso, come credono tutti, che abbia preso quella decisione per motivi non solo sportivi. Lui ha vinto tutto con tutte le squadre che ha guidato, posso solo elogiarlo come allenatore. In quel periodo ho potuto recuperare energie, ho potuto stare in famiglia. Ora ho recuperato la fiducia nei miei mezzi, questa è la cosa più importante».

«La partita di domenica è l’unica cosa che conti in questo momento. Io voglio vincere la Liga, per la squadra, per il club e per i tifosi. Sono arrivato qui non solo per giocare con fuoriclasse come Zidane, Raul, Figo e Roberto Carlos… Sono venuto per crescere e vincere». E dare lezioni di inglese. LECHAMPIONS EUROPA

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