
E’ partita la Coppa Libertadores 2009. La prima edizione in cui i campioni uscenti arrivano dall’Ecuador. Il Quito, con l’uruguagio Jorge Fossati che ha preso il posto in panchina del mito Bauza dopo la finale di Tokyo che visto i campioni del Sud America sconfitti dal Manchester United, non parte coi favori del pronostico, che vanno invece alle rappresentanti dei campionati argentino e brasiliano.
Tra queste in prima fila il Boca Juniors e il River Plate. Il Boca Juniors negli ultmi anni è stata la squadra più continua a livello di competizioni sudamericane e parte naturalmente con la consapevolezza che qualunque risultato inferiore al primo posto sarà una delusione. I rivali del River Plate non possono vantare le stesse credenziali: hanno chiuso come fanalini di coda per la prima volta nella storia nell’ultimo torneo di Apertura, ma hanno dalla loro il record di vittorie in questa competizione con 142 successi in 285 partite distruibuite in 28 partecipazioni. Poco da dire: per la squadra allenata da Nestor Gorosito in questo momento le uniche note positive vengono dal passato. Le speranze poggiano invece su Diego Buonanotte. Da solo può fare poco.
Decisamente più continue negli ultimi anni le formazioni brasiliane, capaci di raggiungere la finale in 14 delle ultime 17 edizioni e di aggiudicarsi il titolo otto volte. Il quintetto verdeoro è formato da Cruzeiro, Gremio, Palmeiras, Sport e San Paolo. Per esperienza e ampiezza della rosa a disposizione i paulisti si fanno preferire alle altre, anche se il Cruzeiro allenato da Adilson Batista potrebbe avere in Ramires il talento capace di fargli vincere il torneo. Lo si vedrà subito: il gruppo 5 è il più duro con il Cruzeiro che dovrà giocarsi il passaggio alla fase successiva col Deportivo Quito, ritornato al successo nel campionato equadoriano dopo 40 anni, con l’Estudiantes di Juan Sebastian Veron, finalista dell’ultima Coppa Sudamericana, e con l’Universitario di Sucre, vaso di coccio in un girone davvero di ferro.
Si può scomettere con più certezze su chi non vincerà la Coppa 2009: le squadre uruguayane sono in discesa libera e nessuna di loro ha le potenzialità di far rivivere i giorni del Penarol che negli anni Sessanta contendeva al Santos di Pelè il titolo di miglior squadra del Sud America e negli Ottanta. ECL