Carlos Vela (Los Angeles FC)

André-Pierre Gignac contro Carlos Vela. Sono loro gli uomini copertina della finale della Concacaf Champions League 2020, che metterà di fronte per la prima volta Club Tigres e Los Angeles, vincitrici delle due semifinali disputate all’Exploria Stadium di Orlando. Chiunque vinca sarà un inedito: da una parte una formazione che ha giocato e perso tutte e quattro le finali continentali giocate, dall’altra un club alla prima partecipazione nel torneo.

Doppietta dagli undici metri del bomber francese nel 3-0 del Club Tigres sull’Olimpia. Il netto successo dei messicani è punteggio fin troppo severo per gli honduregni, costretti a giocare l’intero secondo tempo in inferiorità numerica e sconfitti grazie a due calci di rigore e un autogol. Il momento chiave della gara arriva al terzo minuto di recupero della prima frazione: Cisneros sanziona il salvataggio di mano di Flores sulla linea di porta, con l’espulsione del portiere improvvisato e un rigore che Gignac trasforma. L’ex punta dell’Olympique Marsiglia si ripete al 57′, dopo che l’arbitro assegna un secondo rigore per un altro fallo di mano, stavolta del neoentrato Alvarez al limite dell’area. Ancora una volta, palla da una parte e portiere dall’altra: 2-0. Al 78′ arriva il 3-0 con uno sfortunato colpo di testa di Oliva, che mette nella sua porta un cross di Gignac.

Un tris che vale la quinta finale continentale per il Tigres nelle ultime sei stagioni. Finora però solo sconfitte: da quella col River Plate nella Libertadores 2015 a quelle nella Champions Concacaf rimediate nel 2016, 2017 e 2019 contro le connazionali Club America, Pachuca e Monterrey.

Andre Pierre Gignac (Club Tigres)

Passato prossimo colmo di successi e delusioni finali per il Tigres, storia tutta da scrivere invece per l’altra finalista: il Los Angeles football club. Nato nel 2014 sulle ceneri del Chivas Usa, il secondo club della metropoli californiana sta bruciando le tappe: ammesso alla Major Soccer League solo nel 2018, quest’anno raggiunge la finale della Concacaf Champions League alla prima partecipazione.

Risultato non scontato. Come il 3-1 nella semifinale contro il Club America. I messicani si portano infatti in vantaggio all’11’ con Sebastian Caceres che sul primo palo gira di testa in rete un corner dalla sinistra. Le speranze di rimonta dei californiani subiscono un duro colpo allo scadere della prima frazione con l’espulsione di Atuesta. Episodio controverso: il centrocampista colombiano reclama il rigore, mentre il direttore di gara lo punisce per il contatto (minimo) col portiere avversario. La qualificazione sembra al sicuro per i sette volte campioni Concacaf ma in avvio di ripresa Carlos Vela riscrive la storia della semifinale e forse del torneo. Al 46′ approfitta di un retropassaggio distratto di Caceres per battere Ochoa. Un minuto dopo e sulla palla lunga di Segura, si lancia verso Ochoa e sigla in diagonale il 2-1. L’uno-due manda in confusione il Club America, che non sfrutta l’uno in più e si lancia all’attacco in modo caotico. Nel caos Suarez manca due volte la palla del 2-2 e al 79′ arriva pure l’espulsione di Reyes, che riporta la parità numerica. Al 95′ in contropiede il 3-1 per i californiani, firmato dal centrocampista ghanese Blessing che mette dentro la respinta di Ochoa sul rasoterra dell’uruguagio Diego Rossi. La squadra più titolata della confederazione Concacaf abbandona le velleità di conquistare l’ottavo trofeo e lascia strada ai neofiti di Los Angeles.

Un’ascesa vertiginosa quella del Football club, che deve molto alla guida in panchina dell’ex ct Usa Bob Bradley e alla leadership in campo di Carlos Vela. Il talento messicano, ex Arsenal e Real Sociedad, è l’asso su cui il “Lafc” aveva puntato per venir fuori dal cono d’ombra dei Galaxy e delle loro stelle Beckham, Gerrard e Ibrahimovic. Proprio a inizio 2020 il club ha dimostrato al giocatore e al mondo intero la sua ambizione, negando il giocatore al Barcellona. Pur non raggiungendo la notorietà planetaria di Beckham & co.,Vela ha dimostrato sul campo di andare oltre i “galattici”, ottenendo risultati sfuggiti ai più noti colleghi. Nessuna squadra Usa aveva mai sconfitto tre formazioni messicane nella stessa Champions League, impresa riuscita quest’anno a Los Angeles, che ha messo fuori nell’ordine Club Leon, Cruz Azul e America. Tris che fra tre giorni potrebbe diventare poker in caso di successo nella finale col Club Tigres.

Per il Football club di Los Angeles in palio la possibilità di diventare la terza squadra statunitense nella storia a laurearsi campione Concacaf dopo DC United (1998) e i concittadini del Galaxy (2000). Chi vince rappresenterà la Concacaf nel Mondiale per club 2020, che si giocherà nel Qatar dal 1 all’11 febbraio 2021. LECHAMPIONS AMERICA

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