Mazembe fuori! L’eliminazione del Mazembe da parte degli Orlando Pirates è il risultato più importante degli ottavi di finale della CAF Champions League 2013: era dal 2008 che i congolesi non fallivano la qualificazione alla fase a gironi.
Nonostante la sconfitta per 3-1 maturata nel match di andata in Sud Africa, si pensava che i vicecampioni del mondo 2010, per esperienza e superiorità tecnica, avessero i mezzi necessari per ribaltare il risultato in casa. La tradizione favorevole ai Corvi di Lubumbashi e il mediocre momento di forma dei Pirates (una vittoria nelle ultime nove partite di campionato) facevano ritenere addirittura più probabile la qualificazione di Mputu e compagni. Nessuno aveva fatto i conti con Senzo Meyiwa. Il 25enne portiere dei Pirates, sino a un anno fa apparentemente destinato a un ruolo di eterna riserva, è stato il grande protagonista della partita. Solo le grandi parate di Meyiwa hanno permesso ai Pirates di sopravvivere all’assedio della squadra di casa, favorito dall’espulsione al 38′ di capitan Lekgwathi. Un’espulsione molto contestata dai sudafricani, così come il penalty concesso al Mazembe al 50′. Ma la conclusione di Bokanga dagli undici metri viene respinta in tuffo da Meyiwa. Il tiro al bersaglio prosegue e l’estremo difensore ospite sembra imbattibile. Deve capitolare però al 72′ quando Jean Kasusula riesce a trovare finalmente l’1-0 per il Mazembe, che ha a disposizione un’altra ventina di minuti per trovare il 2-0 qualificazione. L’occasione arriva all’88’ quando Tresor Mputu, da vero capitano, si prende la responsabilità di calciare il secondo rigore della giornata. Palla che scotta quella presa dal giocatore più rappresentativo della storia del Mazembe, che però in un attimo passa dall’emozione di aggiungere un altro capitolo memorabile alla sua gloriosa carriera alla delusione più cocente: Meyiwa infatti si ripete e para anche il rigore del capitano bianconero. Alla fine lacrime per tutti: quelle di disperazione dei giocatori di casa, quelle di gioia e commozione del portiere ospite. E adesso il numero uno (l’ex titolare) Moeneeb Josephs se lo scorda per sempre.
Undici metri decisivi anche tra Leopards e Es Setif. I Leopards, vincitori della scorsa Confederation cup, dopo aver trovato al 92′ con Delhoum il 3-1 che pareggiava il risultato dell’andata, hanno superato 5-4 ai rigori gli algerini. Lo zero a zero basta al Cotonsport e al Sewe Sport per eliminare Stade Malien e Fus Rabat.
Passano a fatica le due squadre del Cairo Al Ahly e Zamalek. I campioni d’Africa uscenti superano 2-1 il Bizertin, mentre i concittadini dello Zamelek strappano la qualificazione ad Addis Abeba grazie al 2-2 col St George, siglato a tre minuti dalla fine da Abdoulaye Cisse (doppietta), che per la regola dei gol in trasferta avvantaggia gli egiziani sugli etiopi (solo 1-1 nel match di andata in Egitto). Pronostico rispettato a fatica anche dall’Esperance Tunisi, che ha bisogno di un rigore trasformato da Chammam al 77′ per eliminare il JSM Béjaia, che si è rivelato avversario molto determinato e ben organizzato. Il Recreativo Libolo supera i Kano Pillars 3-1 (doppietta di Darìo), infliggendo così un duro colpo alle ambizioni del calcio nigeriano che conferma il momento no a livello di club.
Per le otto formazioni eliminate negli ottavi di Champions la stagione internazionale concede la solita prova di appello, nei playoffs di Confederation Cup. Qui il Mazembe e le altre ripescate se la vedranno con le otto qualificate dagli ottavi di finale. Al quintetto di nordafricane formato da due egiziane (Enppi e Ismaily), due tunisine (CS Sfaxien e Etoile du Sahel) e una marocchina (Far Rabat, 2-1 sull’Azam), si aggiungono tre outsider come Us Bitam (3-0 sull’Usm Alger), Lydia Ludic Academic (sorprendente 4-2 ai rigori sull’Asec Mimosas) e Liga Muçulmana (sconfitta 3-1 a Casablanca dal Wydad, passa grazie al 2-0 dell’andata). ECL AFRICA
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