


Una impresa difficile ma possibile e una difficilissima o quasi impossibile. Chelsea e Borussia Dortmund si accingono ad affrontare i ritorni dei quarti di finale di Champions League con questi dati di fatto. Partiamo dai londinesi che, dopo aver battuto 3-0 sabato scorso lo Stoke City in Premier, a Stamford Bridge dovranno rimontare il pesante 3-1 subito la scorsa settimana in casa del Paris Saint Germain. I blues dovranno riuscirci senza Ramires che è squalificato ma sperano di recuperare in extremis Eto’o che è alle prese con un problema alla coscia ma alla fine dovrebbe essere disponibile. Il tecnico José Mourinho nella vigilia di lunedì pomeriggio ha caricato il giusto i suoi: “Io ci credo e i miei giocatori ci credono e questa è la cosa più importante. Ho vinto due finali e quindi quelle due finali sono i ricordi più belli che ho. Ho perso delle semifinali e quando arrivi così vicino e perdi è sicuramente una grande delusione. Non sono mai uscito nella fase a gironi, una cosa positiva per me e per i miei club, ma le finali sono ovviamente le più importanti. Se il Paris verrà eliminato sarà una grande delusione per loro; se usciremo noi sarà qualcosa che in molti si aspettavano. Dobbiamo goderci la situazione in cui ci troviamo. Alle 22.30 possiamo essere fuori, ma alle 20.30 avremo ancora chance di guadagnarci la semifinale. Quindi a quell’ora dovremmo farci trovare pronti, con il sorriso in faccia e fiduciosi di potercela fare. Avremo bisogno del sostegno dei nostri tifosi ma sappiamo che senza una grande prestazione da parte nostra, è difficile per loro sostenerci. Normalmente in casa giochiamo bene e siamo fiduciosi di poter fare un’ottima partita. I tifosi sanno che una spinta in più sarebbe più che benvenuta, ma siamo noi a dover provocare la scintilla. Se dimostriamo di potercela fare, loro ci verranno sicuramente dietro”.
Anche i francesi, che non avranno Zlatan Inbrahimovic per l’infortunio occorsogli proprio nella gara di andata, hanno vinto per 3-0 l’ultimo turno di Ligue 1 (Stade de Reims regolato con Cavani e le due autoreti di Mandi) e l’allenatore Laurent Blanc per evitare brutte sorprese chiede alla sua squadra grande determinazione: “Dobbiamo scendere in campo con lo spirito giusto e la massima motivazione. Non so quante probabilità abbiamo di passare il turno, ma le percentuali non sono importanti. Dobbiamo giocare contro una grande squadra, sappiamo come è andata la prima partita e dobbiamo imparare tutto quello che possiamo. La gara sarà come gli ultimi 30 minuti del primo tempo? Nel secondo tempo giocheremo solo noi come all’andata? Oppure il Chelsea cercherà di tenere palla e dominare? Non lo sappiamo, ed è proprio questo il bello del calcio”.
Decisamente più facile il compito del Real Madrid che in casa del Borussia Dortmund potrà gestire i tre gol di vantaggio ottenuti nei primi 90′. Il compito sarà leggermente più delicato vista la probabile assenza di Cristiano Ronaldo che ierì nella rifinitura ha abbandonato il campo anzitempo per un fafastidio muscolare. Questo Borussia è meno forte di quello ammirato lo scorso anno ‘giustiziere’ proprio del Real in semifinale e che aveva raggiunto la finale poi vinta dal Bayern Monaco. Ma Jurgen Klopp, che recupera il bomber Lewandowski, pur realista sogna ugualmente l’impresa: “Non penso sia difficile scegliere il giusto approccio alla sfida. Il risultato di Madrid non ci lascia molte possibilità. Come sempre, faremo di tutto per vincere. Non capisco perché tanta gente continui a sostenere che dobbiamo segnare un gol nei primi cinque minuti. Non so quanti miracoli siano stati annunciati prima che accadessero. Non abbiamo nessun diritto di parlare di questo, ma piuttosto abbiamo il diritto di dare tutto ed esprimerci al massimo delle nostre potenzialità domani sul campo. E se riuscissimo a qualificarci, allora sarebbe fantastico; in caso contrario, saluteremmo la Champions League con una buona prestazione. Lo scorso anno siamo arrivati fino in finale. Quest’anno sembra che ci tocchi ai quarti. Ma non è ancora finita. Siamo diventati specialisti dei secondi tempi e la gara di stasera è il secondo tempo del quarto di finale. Vogliamo vincere”.
Lunedì pomeriggio ha parlato anche il tecnico delle merengues (qualificate in 42 dei 55 confronti europei nei quali aveva vinto l’andata in casa) Carlo Ancelotti: “Lewandowski renderà questa partita diversa. Tutti conoscono le sue qualità. La sua presenza aiuta molto i suoi compagni di squadra del Dortmund. Non si deve nemmeno pensare alla possibilità di uscire. I se e ma non servono nel calcio. Il nostro compito sarà quello di fare del nostro meglio e giocare come all’andata. Loro hanno 90 minuti per segnare tre, quattro gol. Noi abbiamo 90 minuti per segnarne uno e ciò renderebbe tutto più difficile per loro. Prima segnamo, più facile sarà per noi”. LECHAMPIONS EUROPA
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