Naoki Matsuda (1977-2011)

Dopo due giorni di agonia è morto a 34 anni Naoki Matsuda. Quaranta presenze in nazionale e bandiera del Yokohama F-Marinos, squadra nella quale ha militato dall’esordio nel 1995 sino allo scorso anno. Quindici anni di fedeltà assoluta, nei quali ha messo assieme 507 partite (27 gol), che gli garantiscono il record di presenze nel club: ben 114 in più del secondo, l’ex compagno Yoshiharu Ueno.
Al nome di Matsuda sono legati i momenti più esaltanti dei 39 anni di storia della squadra di Yokohama. Elemento chiave dell’undici che conquistato i soli campionati vinti dal club, Matsuda lo scorso anno – dopo un’intera carriera nella massima serie coi Marinos – prende la decisione di scendere nella serie C giapponese, per accasarsi al Matsumoto Yamaga. Una scelta contrastata, seguita alla decisione del club di non rinnovargli il contratto: “Dobbiamo svecchiare la squadra”. Caso esemplare dell’ingratitudine che esiste nel mondo del calcio a qualunque latitudine: quello che era un idolo dei tifosi, per dedizione, impegno e coraggio, fatto fuori come una scarpa vecchia. “Mi spiace. Ma io voglio continuare a giocare e visto che non potrò più farlo qui, lo farò altrove: giocare a calcio è la cosa più bella che esista e voglio continuare sinché potrò”. Con la maglia del Matsumoto Yamaga aveva fatto in tempo a giocare 15 partite e segnare un gol, prima di stramazzare al suolo dopo 35 minuti di allenamento, nel mezzo di una corsa leggera. Un infarto che porta con sé la crisi respiratoria che lo fa entrare in coma. Un dramma che per due giorni ha unito in preghiera non solo i tifosi del Marinos ma un’intera nazione. Tutt’ora sotto shock: nessuno poteva immaginare un epilogo così tragico, così anticipato della vita del guerriero Naoki. ECL ASIA