Dino Baggio protagonista di quel 3-0

Come prevedibile la bolgia rossa dello stadio da Luz ha fatto la sua parte: i bianconeri hanno visto quanto sia dura giocare a Lisbona contro le Aguias. Il risultato dell’andata lascia aperto ogni discorso qualificazione in vista della seconda sfida, ma ha messo in chiaro (se ancora ce ne fosse stato bisogno) che la Vecchia Signora dovrà dare il massimo per centrare la finale del 14 maggio allo Juventus Stadium. Non dovranno esserci sbavature di sorta ed errori marchiani, come quelli commessi da Bonucci, che si è perso Garay sul calcio d’angolo che ha portato in vantaggio i lusitani dopo appena due minuti, o dallo stesso Conte, che ha tenuto in campo per l’intera prima frazione un Vucinic impresentabile.

Nelle dichiarazioni post gara, il tecnico di origine pugliese ha mostrato tutto il suo rammarico per il risultato, dichiarando di essere scontento solo per la sconfitta (ma non per quanto mostrato in campo). È vero che la Juve ha fatto la partita nella seconda frazione di gioco, chiudendo i padroni di casa nella loro metà campo, ma a questo punto della competizione conta essere più concreti degli avversari, e a Lisbona i bianconeri – da questo punto di vista – sono mancati. Grande merito va dato ai padroni di casa, che non si sono fatti scoraggiare dal pareggio juventino ed hanno anzi spinto alla ricerca del nuovo vantaggio (trovandolo a pochi metri dal traguardo).

Dino Baggio protagonista di quel 3-0
Dino Baggio protagonista di quel 3-0

Ovviamente non mancano le note positive. Pogba ha giganteggiato in mezzo al campo e Tevez è tornato a segnare in Europa dopo 5 anni. Con il return match a Torino, la Juve conserva buone possibilità di passare il turno. Le previsioni degli addetti ai lavori indicano Buffon e compagni ancora come i favoriti per l’accesso in finale. Il precedente della Coppa UEFA 1992/93 potrebbe essere di buon auspicio: il 2-1 subito nel vecchio Da Luz (proprio come in quest’occasione), venne ribaltato al Delle Alpi con un secco 3-0, frutto delle reti di Kohler, Dino Baggio e Ravanelli. La Juventus (allenata da Trapattoni) trionfò poi nella doppia finale con il Borussia Dortmund.

Immaginiamo che i padroni di casa proveranno fin dalle prime battute a mettere in difficoltà i lusitani, chiudendoli nella loro metà campo. Bisognerà stare attenti alle ripartenze degli uomini di Jorge Jesus, insidiosi in contropiede anche se la capolista del campionato portoghese preferisce controllare il pallone anziché giocare di rimessa. Pericolo numero uno il brasiliano Lima (anche se non è sicuro che parta dal primo minuto), che con una splendida rasoiata sotto la traversa ha realizzato la rete del 2-1. Da tenere d’occhio anche gli esterni delle Aquile, parliamo di Sulejmani e Rodrigo, che con la loro velocità sono in grado di creare dei grattacapi a qualunque squadra. Ma è nel complesso tutta la formazione degli Encarnados che può mettere in difficoltà i Campioni d’Italia. Ci attendono novanta minuti infuocati, con tutto il popolo bianconero a sperare, dopo undici lunghi anni, di tornare a disputare una finale europea. LECHAMPIONS EUROPA

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