La due giorni dell’andata del secondo turno preliminare della Champions League 2010-11 prende il via al Safa stadionu di Baku dove i campioni d’Azerbaijan ospitano il Lech Poznan.
I polacchi sono i netti favoriti per il passaggio del turno, ma l’Inter Baki cercherà almeno di sfruttare il fattore campo per vincere la prima partita in questo torneo: tre pareggi e una sconfitta nelle precedenti quattro uscite.
Il tentativo di Jozef Chovanec di riportare lo Sparta Praga ai fasti di un tempo, trova come primo ostacolo i campioni di Lettonia del Liepājas Metalurgs. I campioni cechi, dove gioca l’ex viola Tomas Repka, puntano a raggiungere la fase a gironi: l’ostacolo non può essere la squadra allenata dal 2008 da Rüdiger Abramczik. L’ex nazionale tedesco sta facendo un ottimo lavoro in Lettonia e aver riportato il Metalurgs al titolo davanti al Ventspils dopo due secondi posti di fila, gli ha garantito i riconoscimenti negati in patria. Come lo scorso anno i campioni di Ungheria del Debrecen esordiscono nel secondo turno preliminare. Allora la cavalcata che li aveva portati a raggiungere la fase a gironi era iniziata contro gli svedesi del Kalmar e proseguita contro gli estoni del Levadia Tallinn che quest’anno invece terranno a battesimo le ambizioni della squadra allenata da András Herczeg che in estate ha ceduto al Genoa Gergely Rudolf, il suo miglior talento. Una perdita che non potrà certo dirsi colmata dall’arrivo del 33enne Peter Kabat, giramondo mai troppo prolifico. Solo all’Ujpest nelle ultime due stagioni (30 gol in 50 partite) Kabat sembrava aver trovato la sua dimensione. Sembrava. Nel dubbio ha preferito cambiare squadra per la decima volta in quindici anni.
A Zagabria la sfida più accesa della serata tra la Dinamo campione di Croazia e il Koper campione di Slovenia, con gli ospiti all’esordio in questa competizione.
Impegni difficili ma non impossibili per le due qualificate dal primo turno preliminare. I montenegrini del Rudar fanno visita ai campioni di Bulgaria del Litex Lovech, con discrete chances di passare il turno; molto più in salita la strada del Birkirkara che allo stadio Centenario ospita i campioni di Slovacchia dello Zilina. I giallorossi maltesi dovranno badare a limitare i danni. Contro lo Zeljeznicar potrebbe invece incontrare parecchie difficoltà l’Hapoel Tel Aviv, che lo scorso anno in Europa League aveva addirittura raggiunto i sedicesimi di finale. I campioni di Israele, rinforzati dall’arrivo della mezzala francese ex Metz Roman Rocchi, sono favoriti, ma i bosniaci (che ritornano in Champions League dopo otto anni: nel 2002-03 erano stati eliminati nel terzo turno preliminare dal Newcastle, dopo aver superato Akranes e Lillestroem nei due turni precedenti) hanno le armi per sorprendere.
Qualificazione agevole, almeno sulla carta, per l’Omonia Nicosia, rinforzata dall’arrivo di Lua Lua, contro i macedoni del Renova. Anche il Salisburgo e l’AIK, guidato da Alex Miller (ex assistente di Houllier e Benitez a Liverpool), non dovrebbero penare troppo contro l’HB Torshavn campione delle Isola Faroe e i lussemburghesi del Jeunesse Esch. Quasi un derby invece quello che mette di fronte il Bohemians campione d’Irlanda e i New Saints campioni del Galles. Coi primi favoriti.
Considerazione finale: la maggior parte delle squadre impegnate sono cenerentole ma tutte vincitrici del titolo nazionale. I primi due turni preliminari di Champions League riportano la Coppa alle sue origini, perché si gioca ad eliminazione diretta e sono ammesse solo i campioni nazionali. Le “piazzate” faranno la loro comparsa dal turno successivo. ECL
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